"E' passato da un anno da quando abbiamo iniziato a lavorare a questo progetto, ma ancora oggi credo sia molto attuale considerati gli eventi legati alle proteste dei Gilet Jaunes. E il discorso vale anche per tutti i sobborghi del mondo, non solo quelli francesi".

 

Ladj Ly porta in concorso a Cannes 72 Les misérables, potente affresco di un quartiere periferico di Parigi, Montfermeil, dove non a caso Victor Hugo ambientò gran parte del suo omonimo romanzo capolavoro: "Il rimando a Victor Hugo è inevitabile, visto che più di un secolo dopo, la miseria è ancora presente nei luoghi raccontati in quel libro", dice ancora il regista, primo francese in gara per la Palma d'oro quest'anno sulla Croisette.

Il Cast - Foto Karen Di Paola

Stéphane (Damien Bonnard), poliziotto appena arrivato da Cherbourg, si è unito alla Brigata anti-criminalità. In auto con i nuovi compagni di squadra, Chris (Alexis Manenti) e Gwada (Djebril Zonga), scopre rapidamente le tensioni tra i diversi gruppi del quartiere.

Gitani, francesi di seconda e terza generazione e musulmani praticanti gestiscono le varie aree di competenza, apparentemente senza problemi. Ma durante il fermo di Issa, ragazzino di strada già conosciuto dalle forze dell’ordine, qualcosa va storto. E un drone riprende tutta la scena. Le tensioni potrebbero esplodere da un momento all’altro.

"La brigata anti-criminalità è stata pericolosa per 20 anni", tuona ancora Ladj Ly, che in quei luoghi ci è cresciuto e che durante l'incontro con la stampa ha anche invitato il presidente francese, Emmanuel Macron, a vedere il suo film, "un grido d'allerta sulla violenza che affligge la periferia".