Un film per dire che la pace tra i popoli del Medioriente è possibile. Questo è Free Zone, road-movie al femminile con il quale il regista israeliano Amos Gitaï torna in concorso al festival di Cannes, per la quarta volta dopo Kadosh (1999), Kippur (2000) e Kedma (2002). Interpretato da Natalie Portman, il film è ambientato al confine tra Israele e Giordania, paese in cui Gitaï ha avuto il permesso di girare dal re Abdallah II, e suggerisce l'idea che, più delle iniziative politiche e della diplomazia, siano il commercio e le più elementari relazioni umane ad avvicinare le genti. La "free zone" (zona franca) del titolo è una striscia di terra in cui le persone dei paesi vicini come l'Irak, l'Egitto e la Siria s'incontrano per vendere o acquistare auto. Qui sono dirette Rebecca (Natalie Portman) e Hanna (Hanna Laslo): la prima è una giovane americana di religione ebraica decisa ad abbandonare il paese dopo aver rotto con il fidanzato, la seconda è una ragazza israeliana che per vivere fa l'autista di taxi ed è diretta in Giordania per recuperare da Leila (Hiam Abbas), una donna palestinese, una grossa somma di denaro per conto del marito. Il viaggio non avrà, tuttavia, buon esito: giunte a destinazione scoprono che Leila non ha più i soldi. Antichi e nuovi rancori non impediranno lo stesso ad Hanna di aiutare Leila a salvare suo figlio in pericolo. "Nella vicenda di queste tre donne, al di la delle loro differenze, si capisce che le barriere, sia fisiche che mentali, si possono superare. Il problema tra palestinesi e israeliani è che ognuno giudica le cose soltanto dal proprio punto di vista. Questo è il vero errore". Free Zone è il primo film di un regista israeliano girato in un paese arabo: "Spero di ripetere l'esperienza, in Egitto o in uno dei paesi del Maghreb, in Marocco o in Tunisia" dice Gitaï, che anticipa anche qualcosa del suo prossimo film: "Continuerò il discorso avviato con Terra promessa e Free Zone sulla natura dei traffici e delle relazioni attraverso le frontiere del Medioriente. Ho già ingaggiato numerosi attori palestinesi e israeliani e lunedì sarò a San Francisco per incontrare Sean Penn".