La 47° Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, in corso fino al 27 giugno, ha come tema comune e continuativo la riscoperta del nuovo cinema russo contemporaneo che si riallaccia a un progetto iniziato già l'anno passato in cui era stata pianificata la visione di un'ampia monografia sulla fiction russa, poi sospesa per ragioni di tempo, oltre al tributo per il grande artista Bernardo Bertolucci. Nella giornata di ieri, 21 giugno, l'agenda del festival è stata ricca di eventi, partendo dalla visione di due opere di Bertolucci, La Salute è Malata e Partner.
Nel primo pomeriggio le proiezioni sono state tematiche, per lo più mirate alla sensibilizzazione verso la povertà. Il primo corto nella scaletta della giornata è stato Transformator, un breve documentario in cui un convoglio che trasporta un trasformatore di enormi dimensioni si capovolge, e i due autisti sono costretti a rimanere sul luogo dell'incidente per tre mesi in attesa di tecnici per la messa a nuovo del convoglio. In questo lasso di tempo si imparerà a conoscere i trasportatori i quali, sfiancati dall'attesa, si lasciano andare a fiumi di alcool e minuti di discussioni farfugliate. Attraverso i protagonisti si entra nella vita di due persone qualsiasi, che per sopravvivere si accontentano di vivere qualunque situazione. Il secondo cortometraggio proiettato, Life in Peace è un cortometraggio che mostra gli effetti della guerra tra ceceni e russi su un padre e un figlio di etnia cecena costretti ad abbandonare il loro paese di origine per poi andare a vivere in un paesino della nazione nemica. Un altro documentario in programmazione è stato Qu'ils Reposent en Rivolte (Des Figures de Guerres I) di Sylvain George, che espone il problema dell'immigrazione attraverso una comunità di immigrati di varie etnie, seguita passo dopo passo dal regista che ritrae questi esseri umani come delle ombre, puri corpi senza dignità e senza alcun diritto. La pellicola è candidata al concorso di Pesaro Nuovo Cinema.
Nel corso della giornata c'è stato poi l'evento speciale Flatform, singolare raccolta di corti riguardanti la natura e il suo movimento dato dal vento, dalla nebbia e dalla materia inserita in essa: In natura non esistono effetti speciali, solo conseguenze, Intorno allo zero, Non si può nulla contro il vento e Un luogo a venire, i titoli in rassegna. Per la sezione Cinema in Piazza tra i film candidati al Concorso del Festival è stato proiettato in serata Headshots di Lawrence Tooley, film indipendente autoprodotto e già presentato al festival di Rotterdam. La pellicola tratta di una fotografa trentenne (Loretta Pflaum), che dopo la scoperta della sua gravidanza, comincia a vedere la vita da un'altra prospettiva. Capisce che tutte le tappe fondamentali della vita sono solo radicate dentro l'uomo per colpa della società e scopre di abitare in un mondo oscuro dove regna il tradimento ed il disordine.