“Non c’è Diabolik senza Eva Kant”. Parola dei Manetti bros. che hanno scelto di portare sul grande schermo (esce il 16 dicembre) proprio l’inizio della romantica e oscura storia d’amore tra i due. Lui, ladro privo di scrupoli di cui nessuno conosce la vera identità, e lei, ricca ereditiera dal fascino irresistibile. Ad interpretare questi due personaggi, protagonisti delle avvincenti storie noir scritte dalle sorelle Giussani e da Mario Gomboli poi disegnati da grandi autori del fumetto come Enzo Facciolo e Sergio Zaniboni, vi sono: Luca Marinelli e Miriam Leone.

“Erano tanti anni che lo volevamo fare e spinti dal coraggio del nostro socio produttivo, Carlo Macchitella, abbiamo deciso di provarci. Abbiamo fatto la versione di Diabolik che ci sentivamo, senza essere né originali, né banali. Di certo c’è molto del cinema classico, che noi amiamo, e ovviamente tanto Hitchcock con i suoi film come Caccia al ladro”, dicono i due registi. E Luca Marinelli: “Diabolik lo conosciamo tutti. Ho raccolto tutte le informazioni possibili su di lui e mi sono cibato delle migliaia di fumetti di cui è protagonista facendomi poi una mia personale idea”. Mentre Miriam Leone sottolinea: “Le sorelle Giussani hanno creato questa donna che non è al servizio di nessun uomo. Lei e Diabolik insieme sono il bianco e il nero, lo yin e lo yang. Sono stata felicissima di poter interpretare un personaggio così iconico che non ha nulla da invidiare a quelli maschili”.

Nel cast anche tutti gli altri celebri protagonisti del famoso fumetto: dall’ispettore Ginko ovvero Valerio Mastandrea (“Non mi sono documentato, ma ho mantenuto l’immagine che avevo di lui da bambino, cioè del nemico perché io ovviamente parteggiavo per Diabolik”, dice l’attore), alla prima remissiva fidanzata di Diabolik, Elizabeth Gay, interpretata da Serena Rossi: “Follemente innamorata di quest’uomo che la ipnotizza” fino a Caron, il “fidanzato” di Eva Kant, interpretato da Alessandro Roia (“Sono una sfumatura del cattivo, incapace di fare del bene”) e alla signora Morel, interpretata da Claudia Gerini: “Sono una maschera ed è bello esserlo”.

 

La bella Eva troverà subito in Diabolik il compagno di vita ideale e si imporrà ben presto nelle pubblicazioni (appare per la prima volta nel 1963, nel terzo numero della testata dal titolo L’arresto di Diabolik) scardinando lo stereotipo del “criminale solitario” e diventando al suo fianco una ladra sofisticata che lo aiuterà in tutte le difficili situazioni che dovranno affrontare nella città di Clerville. “È lei che salverà la pelle a Diabolik e questo è un capovolgimento di ruoli non da poco. Questo non è un film su Diabolik, ma di Diabolik. La sua forza è quella di essere fuori dagli schemi. Abbiamo letto tante proposte e le abbiamo scartate tutte, perché ogni volta lo si voleva far diventare qualcosa di diverso. Questa ci ha convinti davvero”, commenta l’editore Mario Gomboli, l’erede artistico delle sorelle Giussani.

“Abbiamo scritto in quattro semplici pagine come avremmo visto noi il film e Mario ci ha risposto che erano trent’anni che aspettava di leggere esattamente quelle pagine- raccontano i Manetti-. Poi è diventato anche nostro coautore. Abbiamo ambientato il film verso la fine degli anni sessanta. Volevamo rimanere fedeli alle suggestioni e ai temi di questo straordinario fumetto, ma lavorandoci abbiamo scoperto che la fedeltà non esiste, anche se alcune scene le abbiamo totalmente copiate dall’originale. Nei primi due fumetti al fianco di Diabolik c’era una donna molto sottomessa, poi subentra Eva e a noi serviva una compagna forte quanto Diabolik: per questo abbiamo scelto il terzo episodio”. Anche la città di Clerville è stata meticolosamente ricostruita. “Dietro c’è un lungo lavoro di ricerca delle scenografie, delle location e degli ambienti. Tutti i luoghi che dovevano ricordare gli anni sessanta. Abbiamo girato a Courmayeur, a Milano, a Trieste e ovviamente a Bologna, città cara ai Manetti bros. È un progetto che ha richiesto un investimento di quasi 10 milioni di euro, 11 settimane di riprese e che pronto a giugno 2020 causa Covid ha dovuto attendere più di un anno mezzo per uscire in sala”, dice Carlo Macchitella.

Prodotto da Mompracem, con Rai Cinema ora finalmente arriva in oltre 500 sale distribuito da 01 distribution. “Questo è un film particolare fortemente italiano e identitario nel quale si riscopre il tempo. Esce in tantissime sale. Sarete contornati da Diabolik”. Nel film anche le musiche di Pivio e Aldo De Scalzi.