Un invito alla conoscenza e alla riflessione su temi che possano tracciare una visione profonda dell'esistenza. È questo l'obiettivo del concorso letterario “Le Stelle inquiete” promosso dalla Kitchen Film con il patrocinio del Mibac e dell'Agis Scuola.
Il premio è incentrato sulla figura di Simone Weil: la filosofa che ha maturato dapprima esperienze politiche di sindacalismo rivoluzionario per poi rifiutare la stessa politica e concentrarsi sulla religione. Al bando possono partecipare tutti coloro che vogliano far conoscere il proprio punto di vista su argomenti attuali ispirati alla vita e alle opere della Weil. Quattro sono le aree tematiche su cui cimentarsi attraverso la realizzazione di opere multimediali: Amore, Dio, Libertà e Politica. La fondazione dei valori, infatti, rappresenta un tratto di forte continuità nel pensiero di Simone Weil legato alla scoperta del nesso essenziale tra religione e politica. Gli iscritti al premio letterario potranno concorrere per le seguenti sezioni: video racconti (della durata massima di tre minuti, se testo scritto il limite è di 3.000 caratteri), video pensieri o video poesie (un minuto, se scritti 1.000 caratteri) e temi o saggi (non oltre i 6.000 caratteri).
Per partecipare consultare il bando sul sito web: http://www.kitchenfilm.com/concorso. Sarà una giuria professionale ad indicare i migliori lavori. Inoltre, le opere più votate dal popolo della Rete, tramite la pagina “Le Stelle inquiete” di Facebook, riceveranno ulteriori riconoscimenti. I vincitori si aggiudicheranno la possibilità di veder pubblicate le opere letterarie più significative e divulgate sul web le proprie creazioni video. In palio ci sono, inoltre, interessanti premi come ad esempio soggiorni in diverse località italiane, libri, abbonamenti a riviste, gadget e tanto altro. "Le stelle inquiete” deve il suo nome all'omonimo film di Emanuela Piovano, presentato alla 32ma Edizione del Festival “Cinema e Donna” di Firenze. La kermesse ha tributato il “Premio Gilda” alla protagonista della pellicola Lara Guirao per l'intensa interpretazione della filosofa francese Simone Weil a cui il lungometraggio è ispirato.