Chi ha incastrato Charles Dickens? Mentre in tv Paolo Bonolis opta per Peter Pan, Robert Zemeckis, in attesa di riprendere il suo Roger Rabbit (noi speriamo soprattutto in Jessica…), mette le grinfie con motion-capture animation (quella di Polar Express e La leggenda di Beowulf, per intenderci) e 3D sul più celebre dei Racconti di Natale, A Christmas Carol, che apre le nostre Feste su grande schermo il 3 dicembre, dopo aver rastrellato 30 milioni di dollari nel weekend d'apertura Oltreoceano.
"Abbiamo dato a questo classico il volto che Dickens aveva immaginato nella sua mente”, esulta Zemeckis, che riporta sotto l'albero il gotico-spettrale dato alle stampe nel 1843: già sullo schermo innumerevoli volte con una teoria di star, tra cui spiccano Topolino, Muppet, Murray, Caine e Finney, l'Ebenezer Scrooge versione 2009 - come pure i tre Spiriti del Natale Passato, Presente e Futuro: “Solo lui ce l'avrebbe fatta”, dice il produttore Steve Starkey - ha le sembianze di Jim Carrey, a cui sono state affiancate quelle di Gary Oldman, Colin Firth, Bob Hoskins e Robin Wright Penn.
“Non si tratta di un lavoro di voice-over, ma di performance completa” rivendica Carrey, per nulla spaventato dalla moltiplicazione di personaggi: “Ne ho così tanti che mi frullano in testa, non è stato assolutamente un problema. E' una favola natalizia che inneggia al cambiamento: prenderne parte è un'autentica emozione”, mentre Colin Firth smessi i panni eleganti del Single Man di Tom Ford si è trovato anche lui in “tutina di spandex ed elmetto da ciclista con le camere che ti puntano in faccia”.
Probabilmente, il pubblico si dividerà tra chi plauderà all'innovazione ibrida di live-action e animazione e chi, viceversa, mal digerirà l'upgrade iper-tecnologico della creatura dickensiana, di certo questo Canto di Natale promette brividi sulla schiena e unghie nei braccioli, soprattutto per i più piccini: “E' una storia di fantasmi, molto cinematografica, e sarebbe stato criminale sconvolgerla. Ma credo che se un bambino può comprendere la storia intellettualmente, nemmeno avrà problemi sotto il profilo emotivo”, sottolinea Zemeckis, che sul piatto intanto ha messo – pardon, fatto mettere dalla Disney… – 175 milioni di dollari di budget. 
Nostrana la ciliegina sulla torta: Andrea Bocelli canta sui titoli di coda God Bless Us Everyone, e il Natale anglo-americano veste (un po') tricolore.