(Cinematografo.it/AdnKronos) - Da oggi non si potrà più dire, al presente, "i Taviani". Si è sciolto con la morte di Vittorio, classe 1929 contro il 1931 del poco più giovane fratello Paolo, uno dei sodalizi più fertili e geniali del cinema italiano.

 

Composta dai due fratelli registi e sceneggiatori di San Miniato, dai primi passi al Cineclub di Pisa all’ultimo film realizzato a quattro mani solo lo scorso anno, il drammatico Una questione privata dal romanzo di Fenoglio, la loro coppia ha fatto una parte importante e nobile della storia del cinema italiano, in particolare di quel cinema che ha aiutato gli italiani a leggere la loro storia, anche molto recente.

In carriera innumerevoli i premi ricevuti, fra gli altri sette David di Donatello, Palma d’oro, Orso d’oro e anche un Leone d’oro, questo alla carriera. Tra i loro film più noti Allonsanfan, Padre padrone, La notte di San Lorenzo, Kaos.

Per Vittorio Taviani, spentosi a Roma dopo una lunga malattia, non ci sarà una cerimonia funebre pubblica, il corpo verrà cremato.