(Cinematografo.it/Adnkronos) - Dal sistema sanitario americano a quello italiano, da Sabina Guzzanti a Silvio Berlusconi. Michael Moore, presentando il suo ultimo film, Sicko, ritratto del sistema sanitario statunitense, in uscita oggi nelle sale italiane per 01 distribution, non si è fatto mancare nulla e, alla presenza del ministro della Salute, Livia Turco, ha voluto ricordare, citando addirittura la Bibbia, come nel Belpaese la sanità pubblica sia, nonostante i problemi, un vero "lusso". "La classifica dell'Oms - ha raccontato il regista parlando dei sistemi sanitari nel mondo - vede l'Italia al secondo posto, dopo la Francia e gli italiani di questo forse si sorprenderanno per l'immagine che hanno dell'America (al 37esimo posto). Abbiamo grandi medici, grandi strutture, creiamo dei farmaci fantastici, ma 50 milioni di persone non possono andare dal medico se ne hanno bisogno perché non hanno i soldi. E questo è un crimine". Ma non se la passa bene nemmeno quella fetta di popolazione che riesce a permettersi l'assicurazione: "Quei 250 milioni di cittadini coperti dall'assicurazione sanitaria - spiega ancora Moore - devono comunque pagare dei conti altissimi perché la copertura assicurativa non è totale e, recentemente, in tantissimi hanno subito un crack finanziario per i costi assicurativi della sanità, molti malati hanno perso la casa perché indebitati all'inverosimile. Non credo qui da voi possa accadere una cosa simile". Certo, anche l'Italia ha i suoi problemi, non ultimo quello delle liste d'attesa infinite, ma "se siete in fila - ha proseguito il regista - è perché avete 50 milioni di persone davanti a voi, nei confronti delle quali non vi sognereste mai di dire 'sono poveri, fuori dalla fila!'. Se proprio decideste di eliminare qualcuno, dice scherzando Moore, fatelo con i più fortunati". Si lancia poi in parabole bibliche, cita il messaggio di Gesù "quando ero senza tetto, mi avete dato una casa, quando ero affamato, mi avete dato da mangiare, quando ero malato mi avete curato. Quando avete fatto tutto questo per i poveri lo avete fatto a me e quelli che di voi non lo hanno fatto non arriveranno in Paradiso", escludendo "Mr. Berlusconi" dalla lista degli "aventi diritto". E proprio nei confronti dell'ex Presidente del Consiglio, Moore sferra un ulteriore attacco: "Berlusconi ha cercato di imitare gli Usa e ha ridotto i finanziamenti al sistema sociale e sanitario lasciandovi in una condizione non ottimale e ora il Governo è chiamato a risolvere il 'casino' che è stato lasciato. Il sistema sanitario è sottofinanziato e invece di mettere soldi con gli Stati Uniti per combattere guerre illegali sarebbe meglio finanziare la sanità".
Il regista ha poi parlato del suo modo di fare cinema che, con umorismo, denuncia vere piaghe sociali e ha aperto la strada ad altri film come, per esempio, Super Size me di Morgan Spurlock. "L'umorismo è necessario soprattutto in momenti oscuri. E' un modo
per alleviare e aiutare ad ammalarsi meno. Sono onorato di avere la possibilità di dare un contributo a questo genere cinematografico e sono contento che il mio lavoro abbia contribuito al successo di altri documentari. Spero di vederne di più, non solo in Usa ma anche in Italia". Il regista di Fahrenheit 9/11 si è poi soffermato sul cinema italiano. "Ho ritenuto un dovere fermarmi qui in Italia prima di andare al Festival di Sarajevo perché questo paese è stato per me fonte di forte ispirazione fin da bambino, quando vedevo film come Ladri di biciclette". Michael Moore ha poi spiegato il suo forte legame con Sabina Guzzanti. "E' interessante vedere i lavori di Sabina Guzzanti, il fatto che riesca a descrivere la politica italiana come una ventata di aria fresca. Ho scoperto di avere una sorella gemella in un altro paese, abbiamo parlato, sarebbe interessante fare un tour dell'Italia insieme a lei, ovviamente, non in vacanza".
Il prossimo lavoro di Moore? "So già benissimo quale sarà, ma non voglio dirvi niente perché, se ve ne parlassi, non lo guardereste più". E poi, commentando la vittoria di Nicolas Sarkozy alle elezioni francesi ha aggiunto: "Per voi che un socialista prenda il 46% di voti é una sconfitta, per noi una cosa che manda al manicomio. Basta piagnucolare - ha esortato Moore - esiste una forza oscura che è il capitalismo americano e noi dobbiamo cercare di bloccarla".