"Sono cose che accadono nella vita come nei film". Taglia corto Nanni Moretti sulla tanto chiacchierata scena di sesso con Isabella Ferrari che, da qualche giorno a questa parte, ha caratterizzato le pruriginose attese per Caos calmo, tratto dall'omonimo libro di Sandro Veronesi e diretto da Antonello Grimaldi, prodotto da Fandango in collaborazione con Rai Cinema, nelle sale per 01 distribution dall'8 febbraio e in Concorso all'imminente Festival di Berlino (in cartellone il 13 febbraio). "Vi siete concentrati su questa cosa - dice ancora l'attore rivolgendosi ai giornalisti - perché non avevate ancora visto il film: quello che davvero conta, nella semplificazione di un adattamento letterario come questo è il fatto di essere riusciti a riportare sullo schermo la situazione del personaggio raccontato dal libro di Veronesi". Un uomo di mezza età, Pietro Paladini, che perde la moglie nel momento stesso in cui salva una sconosciuta (Isabella Ferrari) dall'annegamento. E che, da quel giorno, inizia un rapporto nuovo con la figlia di dieci anni, Claudia (Blu Yoshimi): la porta a scuola, ogni mattina, per poi rimanere ad aspettarla sulla panchina della piazzetta di fronte. Il fratello (Alessandro Gassman), la cognata (Valeria Golino), i colleghi di lavoro (tra cui Hippolyte Girardot e Silvio Orlando), giorno dopo giorno lo raggiungono per consolarlo, ma finiscono ogni volta per raccontargli il loro dolore arrendendosi di fronte alla sua inafferrabile calma. "Abbiamo amato moltissimo il romanzo di Veronesi - dice Francesco Piccolo, sceneggiatore insieme a Laura Paolucci e Moretti - e mai come in questo caso è stato necessario operare una vera e propria riduzione per rendere la complessità di quelle pagine in un film". Riduzione capace di colpire positivamente anche lo stesso scrittore: "Generalmente, nel trovare il cinema gli sceneggiatori perdono di vista il romanzo da cui si parte - dice Veronesi -. In questo caso, grazie alla semplicità, si è riusciti a mantenere il senso profondo del libro e sono rimasto personalmente toccato dal vedere cose che avevo solamente sentito". Ed è proprio nel segno della "semplicità" che, apparentemente inaspettata, arriva sullo schermo la sequenza 'incriminata': "E' il ritorno alla vita del protagonista - spiega il regista Antonello Grimaldi - e arriva d'improvviso così come improvvisamente arriva la sua guarigione, anticipata dal ritorno insieme alla figlia nella casa al mare dove morì la moglie". Costato 5 milioni e mezzo di euro, Caos calmo è pronto ad affrontare la 58° Berlinale nel segno dell'internazionalizzazione: non solo il già citato Hyppolite Girardot, nel cast figurano gli altri due attori francesi Charles Berling e Denis Podalydés, più ovviamente Roman Polanski (è Steiner, potente imprenditore ebreo), pezzo da novanta a cui è riservato il cammeo verso il finale: "Merito di Domenico Procacci - spiega ancora Grimaldi - ma anche di Nanni Moretti. Averlo in un film aiuta, soprattutto a far sì che gli attori stranieri decidano di prenderne parte".

Foto Pietro Coccia