Soderbergh con il nuovo kolossal sulle truffe finanziarie ma anche lo "speculare" Michael Moore sulle conseguenze della crisi. E ancora una nutrita panoramica sul cinema italiano e naturalmente alcune ghiotte rivelazioni dal mondo arabo e asiatico, compreso il film di chiusura che potrebbe essere la prima pellicola di fantascienza della Repubblica Popolare Cinese. A tre settimane dalla presentazione ufficiale del cartellone della Mostra di Venezia si moltiplicano i rumors sulle presenze italiane e internazionali al Lido, che sembrano riservare - a quanto apprende l'ADNKRONOS- diverse sorprese. Per gli italiani in concorso, dopo l'annuncio dell'apertura affidata a Baaria di Giuseppe Tornatore e la più che probabile presenza di Michele Placido con il suo film sul '68 Il Grande Sogno, nella rosa finale dei selezionatori della mostra ci sarebbero: il nuovo film di Francesca Comencini Lo spazio bianco, tratto dall'omonimo romanzo di Valeria Parrella e interpretato da Margherita Buy; L'uomo che verrà, opera seconda del bolognese Giorgio Diritti (pluripremiato per l'esordio con Il vento fa il suo giro) che racconta la strage di Marzabotto con gli occhi dei testimoni, dirigendo attori professonisti e non professionisti che recitano in dialetto; Vivo di Alessandro Angelini con Sergio Castellitto nei panni di un padre che cerca il cuore di suo figlio, donato dopo la morte, in un uomo che conosce. Se sembra tramontare l'ipotesi di un arrivo al Lido del nuovo film di Luca Guadagnino 'Io sono l'amore' una sorpresa potrebbe arrivare da due opere prime "outsider": la prima è Good morning Aman, firmata da Claudio Noce (che vinse sia il Nastro d'Argento che il David di Donatello nel 2005 con il corto Aria) e interpretata da Valerio Mastandrea; la seconda è La doppia ora di Giuseppe Capotondi. Quanto agli americani si vocifera di almeno quattro titoli nel concorso principale, tutto giocato su un mix tra grandi conferme e giovani rivelazioni. Verso il Lido viaggia certamente The Informant di Steven Soderbergh sulle grandi truffe della finanza "creativa" con Matt Damon e a fargli da contraltare l'attesissimo nuovo film-documentario di Michael Moore sulle conseguenze tragiche del crollo del mercato americano (quello per cui ha già diffuso un trailer in cui il regista appare con in mano un barattolo per la raccolta di offerte con scritto Salvate i manager). Il Lido potrà contare anche su una forte presenza francese: si parla del film di Jacques Rivette 36 vues du Pic Saint-Loup con Jane Birkin e Sergio Castellitto e del nuovo film di Claire Denis White Material con Isabelle Huppert e Christopher Lambert. Un'altra indiscrezione importante riguarda il film di chiusura che si vocifera potrebbe essere il primo film di fantascienza della Cina popolare, firmato a quattro mani da una vecchia conoscenza veneziana, Fruit Chan e Cui Jian, il padre del rock con gli occhi a mandorla. Venezia sembra avere tutta l'intenzione di confermare la sua vocazione di Mostra Internazionale dell'Arte Cinematografica. Così anche la sezione competitiva di Orizzonti sembra avere in serbo delle proposte destinate a far parlare, come le opere prime di due tra le artiste visive più di "tendenza": la svizzera Pipilotti Rist, che fece scandalo con la video istallazione realizzata all'interno della chiesa barocca di San Stae per la Biennale Arte, e l'iraniana in esilio Shirin Neshat che firma la trasposizione cinematografica del romanzo dissidente Donne senza uomini di Shahrnush Parsipur, coprodotta dall'italiano Valerio De Paolis.