A Milano L'estate d'inverno. L'opera prima di Davide Sibaldi sarà ospite domani (Spazio Oberdan, ore 19.00; Area Metropolis 2.0 Paderno Dugnano, ore 21.00) del festival "Il cinema italiano visto da Milano", kermesse della Fondazione Cineteca Italiana che fa il punto sulle produzioni cinematografiche nazionali e offre spazio alle opere indipendenti non ancora distribuite. La manifestazione, avvalendosi di una giuria popolare, consente un primo confronto con un pubblico attento e interessato. Già premiato all'European Indipendent Film Festival di Parigi, al Lake County Film Festival, e presentato nella sezione L'Altro Cinema del Festival Internazionale del Film di Roma (2008), L'estate d'inverno è un film ambizioso, interamente girato in digitale (e in tempo reale), che racconta le sofferenze di due vite segnate da violenza e distruzione, quelle di Christian, un diciannovenne, e di Lola, una prostituta. "Volevo un film sull'abbandono - dichiara il regista Davide Sibaldi - e sulla paura di vivere fino in fondo le proprie emozioni, i propri sentimenti, la propria felicità. Ma L'estate d'inverno è anche un film sul coraggio di affrontare e capire i propri errori, un film sul coraggio di crescere. Grazie al tempo reale lo spettatore viene immerso fin dall'inizio nel flusso della storia, nei suoi dialoghi, nei suoi ambienti, tanto che può quasi sentire l'odore che aleggia nella camera, il calore dei personaggi, il profumo dei loro corpi". Prodotto dai milanesi Enzo Coluccio ed Egidio Artaria per Ardaco Srl, quest'opera prima testimonia di una politica coraggiosa che dà voce alle nuove generazioni, offrendo ai giovani talenti l'opportunità di conquistarsi uno spazio e una visibilità di norma negati agli emergenti.