In occasione della Giornata mondiale della poesia e dell'istituzione del Premio Primaveradellapoesia promosso da Francesca Parvizyar, in collaborazione con Comune di Milano Assessorato Cultura Moda Design e Consiglio di Zona 6, mercoledì 21 marzo dalle 12 alle 14, in 9 biblioteche rionali delle 9 zone di Milano accompagnati da musicisti del Conservatorio G. Verdi di Milano, giovani attori - con la partecipazione di Gianni Magno - leggeranno poesie di Alda Merini e Antonia Pozzi.
Lo stesso giorno, alle 20.30 presso la Casa Museo Alda Merini di Milano, in una serata ad inviti, l'attore Giancarlo Giannini leggerà alcune poesie della grande poetessa meneghina, con la partecipazione di Orazio Sciortino al pianoforte, Elena Ghiaurov (interprete di Poesia che mi guardi di Marina Spada, che renderà omaggio ad Antonia Pozzi con una letture di poesie), Stefania Fiandase su coreografie di Roberto Fascilla, Roberto De Gennaro, per la regia di Manuel Serantes Cristal. Interviene Dario E. Viganò, Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo.
In questa sede verrà lanciato il premio nazionale "Milano Primaveradellapoesia": "Alda Merini primaveralda premio ai giovani poeti" e "Antonia Pozzi persempregiovane premio di poesia per giovani autrici".
Nell'arco del 2012 si potranno inviare opere che saranno selezionate da una giuria qualificata di critici e rappresentati del mondo della cultura.
Sono stati invitati a far parte della giuria: Silvio Bordoni, Ambrogio Borsani, Alberto Casiraghy, Maurizio Cucchi, Tomaso Kemeny, Franco Loi, Giancarlo Majorino, Arnoldo Mosca Mondadori, Stefano Raimondi, Antonio Riccardi, Elisabetta Sgarbi, Mons. Dario E. Viganò, Maria Alberta Viviani e Stefano Boeri, Assessore alla Cultura del Comune di Milano. Il premio avrà cadenza annuale. Il conferimento dei riconoscimenti ai vincitori avverrà nel 2013, nell'ambito della II edizione di "Milano Primaveradellapoesia". Un ulteriore momento di riflessione sulla complessità interiore delle due figure celebrate, Alda Merini e Antonia Pozzi, sarà l'assegnazione di un premio al dipartimento di Psichiatria dell'Ospedale Fatebenefratelli.
“Entrava nella sua amata Chiesa sull'Alzaia del Naviglio Grande e iniziava a regalare musica di parole. Usciva passeggiando tra l'Alzaia e la Ripa, tornava ogni volta che pubblicava una sua poesia o un suo aforisma: se non mi trovava, la pubblicazione era segno del suo passaggio". Così monsignor Dario E. Viganò ricordaAlda Merini, di cui è stato occasionale ma attento ascoltatore durante il proprio servizio presso l'Ufficio Comunicazioni del Cardinal Martini a Milano. Uno, due alla volta, la Merini regalava a don Dario i suoi celebri aforismi, che si premurava di far autenticare, per poi sparire e ricomparire in quelle che Viganò definisce "toccate e fughe dense di senso". La poesia della Merini, conclude Viganò, "porta con sé, denso, il dolore trasformato nella sublimità di parole che accompagnavano il domani senza obliare i giorni della tragica esperienza de matrimonio, degli elettroshock e degli amori troppo borghesi per una donna appassionata della libertà. Fino alla follia. O alla santità".