Molto Sundance, un pò d'Europa, e un tocco di milanesità. Sono gli ingredienti dell'ottava edizione del MIFF - Film Festival Internazionale di Milano, in programma dal 7 al 14 aprile nel capoluogo lombardo. Una versione rinnovata tanto nei contenuti quanto nella forma, compatta e ricca di eventi collaterali. "Una conferma della fiducia e della stima dei filmmakers verso questa manifestazione - dichiara Andrea Galante, il direttore e fondatore del MIFF - che quest'anno assume un significato particolare considerato il budget ridotto con cui il festival sarà realizzato". La serata inaugurale si svolgerà il 7 aprile presso il Cinema Orfeo (Viale Cogni Zugna, 50): premiere d'apertura in anteprima mondiale - fuori concorso - sarà L'Amore non basta di Stefano Chiantini, con Giovanna Mezzogiorno, Alessandro Tiberi, Rocco Papaleo e Alessandro Haber. Il concorso, come nella scorsa edizione, riguarderà le seguenti categorie: lungometraggi, documentari, cortometraggi e corporate film, come sempre provenienti da ogni parte del mondo a riconferma della vocazione internazionale del festival milanese. I titoli verranno annunciati durante la conferenza stampa che si terrà a Milano il 3 aprile. Tra gli eventi collaterali segnaliamo l'anteprima italiana - fuori concorso - di Postal di Uwe Boll e il video concerto "Portrait" eseguito dalla F.O.G. Orchestra (Film Orchestra Group): un viaggio musicale dedicato ad alcune delle figure femminili più celebri del cinema attraverso alcune delle più famose colonne sonore accompagnate da un montaggio video a cura del MIFF. Il Premio alla carriera di questa Ottava Edizione sarà invece dedicato a Renato Pozzetto, artista istrionico, interprete esemplare di una comicità e di una commedia tutta "lombarda". Quest'anno il focus sulla cinematografia italiana riguarderà i cineasti e le produzioni di valore che non hanno trovato la giusta distribuzione per arrivare al grande pubblico. La Tavola Rotonda, che costituirà un momento di incontro per approfondire questo argomento di grande attualità e per delineare i possibili scenari futuri, sarà preceduta da un contributo del Dipartimento Comunicazione e Spettacolo Università degli Studi di Roma Tre, il documentario Gli invisibili: esordi del cinema italiano 2000-2006 a cura di Vito Zagarrio.