Anni di piombo, 1979, Milano. Il racconto degli ultimi giorni di vita di Pierluigi Torregiani, titolare di una gioielleria a Milano, ucciso nel 1979 in un agguato dai Proletari Armati per il Comunismo. Le vicende del commerciante e della sua famiglia, che dopo aver reagito ad un tentativo di rapina, si ritrova addosso l’etichetta di “sceriffo” e viene condannato a morte dal gruppo terroristico.
Alla regia Fabio Resinaro, che torna a camminare nel nostro passato tinto di rosso sangue, dopo film come Appunti di un venditore di donne.
Protagonisti Francesco Montanari, un determinato e profondamente umano Pierluigi Torregiani; Laura Chiatti, moglie e punto di riferimento di una famiglia incrinata dal peso della Storia macchiata da mala informazione, e da un tragico epilogo. Nel cast anche Gianluca Gobbi e Pier Giorgio Bellocchio.
Un capitolo doloroso della nostra Storia recente, ispirato al libro omonimo di Alberto Dabrazzi Torregiani – figlio adottivo di Pierluigi Torregiani, su una sedia a rotelle da quel tragico giorno, il 16 febbraio 1979, per una pallottola vagante, e Stefano Rabozzi (A.CAR Edizioni,2006).
Alla produzione Luca Barbareschi per ELISEO ENTERTAINMENT con RAI CINEMA. Al cinema grazie a 01 Distribution.
Ascoltiamo il racconto e le emozioni di Fabio Resinaro e Francesco Montanari.
Le motivazioni profonde di Luca Barbareschi nel volere fortemente questo film.
La testimonianza e il ricordo di Alberto Torregiani, che ha cercato sempre giustizia anche nel racconto di quei tragici giorni.
Ero in guerra ma non lo sapevo è in sala 24, 25 e 26 gennaio e su Raiuno il 16 febbraio, anniversario dell’attentato.
Lascia una recensione
Lasciaci il tuo parere!