Giunto alla 23ma edizione, torna a Milano fino al 10 maggio il Festival del Cinema Africano, d'Asia e America Latina (FCAAAL), l'unico in Italia interamente dedicato alla conoscenza delle cinematografie, delle realtà e delle culture dei paesi dell'Africa, dell'Asia e dell'America Latina. Ad aprire quest'anno è stato un film argentino, Infancia Clandestina di Benjamin Avila: l'uscita in sala è prevista a giugno per la Good Films il 23 maggio. Il Festival del Cinema Africano, d'Asia e America Latina prevede la proiezione di circa 90 titoli, la maggior parte dei quali in prima italiana o europea.
Le sezioni competitive: Concorso Lungometraggi Finestre sul Mondo, accurata selezione delle ultime produzioni di fiction provenienti da Asia, Africa e America Latina, che privilegia le opere di giovani registi. I film sono tutti in prima nazionale. Tra i più attesi: il dramma del conflitto tra cingalesi e tamil irrompe nella relazione di coppia in With you, without you di Prasanna Vithanage (Sri Lanka); candidato ai Goya Awards l'opera prima, 7 Cajas di Juan Carlos Maneglia and Tana Schémbori, una delle rarissime produzioni del Paraguay girato nel caotico e gigantesco Mercado Quatro di Asunción; Concorso Documentari Finestre sul Mondo, tra i titoli più attesi: dalla Berlinale, Assistance mortelle di Raoul Peck, potente atto di accusa del regista haitiano contro il business degli aiuti umanitari e le manovre politiche della comunità internazionale dopo il terremoto di Haiti; Makhmalbaf padre e figlio alla scoperta del centro della religione Bahá'í riflettono e si scontrano sul potere e ruolo delle religioni in The gardener; Concorso per il Miglior Film Africano, in cui l'attenzione spazia dai giovani registi a quelli già affermati. Tra i titoli: Beautes cachees, del regista Nouri Bouzid, che ci racconta la storia di amicizia di due giovani tunisine e la loro lotta per l'emancipazione sullo sfondo dei tumulti della rivoluzione; Concorso Cortometraggi Africani, che propone corti di finzione e brevi documentari con l'intento di promuovere i giovani registi africani ai loro primi passi nel cinema e di mostrare le nuove tendenze e le sperimentazioni; Concorso Extr'A dedicato ad opere di cineasti italiani che si confrontano con altre culture e con le tematiche dell'immigrazione. Tra i titoli selezionati: il poetico bianco e nero della coppia di registi Alessandro Baltera e Matteo Tortone in Swahili Tales, ovvero l'attualità dell'Africa in poco più di 30 minuti; In nome del popolo italiano di Gabriele Del Grande e Stefano Liberti, brevissimo ma acuto flash sui CEI (Centri di identificazione ed espulsione); la web-tv libera e alternativa di quattro giovani tunisini che raccontano la cronaca del proprio Paese nel documentario di Paola Piacenza In uno stato libero. Tutti i film in concorso concorrono all'assegnazione di diversi premi, per un montepremi totale di circa 50.000 euro.