Dedicato alle arti del Mediterraneo - cinematografiche, visive, letterarie e performative - Horcynus Festival (Parco Horcynus Orca – Messina, 14-26 agosto 2007) si inserisce in un processo continuativo di ricerca multidisciplinare. Pensato non solo come rassegna e contenitore artistico, ma per rappresentare uno spazio di lavoro e di confronto aperto tra linguaggi, contesti culturali, discipline artistiche, approcci etici ed estetici differenti, Horcynus Festival promuove la ricerca, lo scambio, la contaminazione tra i diversi linguaggi artistici anche attraverso produzioni originali: con la scoperta e la promozione dei fermenti e le innovazioni nel campo delle arti cinematografiche, organizzando incontri, laboratori, seminari interdisciplinari con gli artisti ospiti. Arcipelaghi della visione (sezione cinema del festival - diretta da Franco Jannuzzi con il contributo scientifico di Paolo Benvenuti, Caterina Pastura, Massimo Barilla, Paolo Fresu) propone più linee parallele di intervento: un evento internazionale in partnership con le reti culturali operanti nella sponda sud del mediterraneo, attraverso una rassegna all'aperto di film in prima europea; una rassegna sulla più recente produzione della video-arte dei paesi arabi; una sezione tematica (quest'anno "Frontiere: il cinema di Confine"); una retrospettiva sui grandi maestri che hanno segnato la storia del cinema (quest'anno, in occasione del centenario della nascita, Roberto Rossellini); una rassegna del documentario dedicato a temi di impegno civile; una sezione dedicata al cinema euro-mediterraneo di recente produzione. Inoltre assegna annualmente il premio Horcynus Orca ad una personalità di livello internazionale che si è distinta in campo cinematografico e politico-sociale, ospite del festival, a cui viene dedicata una retrospettiva accompagnata da incontri, confronti con altri ospiti e dibattiti. Con la collaborazione del jazzista Paolo Fresu e della letterata Caterina Pastura si realizzeranno alcuni eventi musicali e letterari multimediali, nel corso dei quali artisti di fama internazionale musicheranno dal vivo e con composizioni originali i documentari prodotti dalla scuola internazionale di Cinema. Il festival coprodurrà, ospitandone la prima nazionale, uno spettacolo teatrale di Mana Chuma Teatro, che mescolando la narrazione drammaturgica con elaborazioni di immagini in video e musica dal vivo, racconterà gli anni '70 da un punto di vista meridionale e poco conosciuto.