Mel Gibson censura la sua Passione. A partire dall'11 marzo, il controverso film sulle ultime ore di Cristo tornerà in oltre 500 sale americane in una versione epurata dalle scene più cruente, dal titolo The Passion Recut. A disporre i tagli, che ammontano a un totale di circa 6 minuti, è stato lo stesso regista. Scopo dell'operazione, ha dichiarato a Variety, è quello di eludere il divieto a cui era stato sottoposto l'originale e raggiungere così il pubblico dei più giovani. Secondo quanto riportato da Bruce Davey, partner di Gibson nella Icon Production, l'iniziativa risponde a una forte richiesta da parte degli ambienti cattolici, di riavere il film in sala per Pasqua, in una versione più soft. Oggetto dei tagli sarebbe in particolare la scena della fustigazione di Cristo, che lo scorso anno aveva scoraggiato dalla visione il pubblico più sensibile. Nonostante questo, il film aveva sbancato il box-office Usa, incassando un totale di oltre 370 milioni di dollari.