"Il budget di quest'anno è stato di 45.000 mila euro, circa il 60% in meno rispetto agli anni scorsi. Da alcuni enti non sono nemmeno arrivati finanziamenti. Il Fiction Fest ha goduto di 2 milioni, alla Festa di Roma 12 milioni. Noi ogni volta che facciamo un bando pubblico lo vinciamo, ma il supporto non è abbastanza La qualità del nostro lavoro è uguale a quella degli altri, non possiamo andare avanti così, forse questo è l'ultimo anno". E' lo sfogo di Ginella Vocca, direttrice del Medfilm Festival giunto alla sua diciottesima edizione (a Roma dal 19 al 29 ottobre). “Questo Festival - aggiunge -  permette alla città di Roma di diventare capitale mediterranea. Ed è una vera occasione di incontro tra culture per comprendere le mutazioni geopolitiche in atto”.
L'importanza della manifestazione la sottolinea anche Caterina D'Amico, che cosegnerà il Premio Koiné a Carlo Freccero, (il 19 ore 20.00 Auditorium): “Medfilm fa dialogare cinematografie che non si vedono mai, paesi vicini georgraficamente ma tanto distanti, fa un lavoro indispensabile da quando la distribuzione è sempre più appiattita”. Sulla stessa lunghezza d'onda Lucio Battistotti, direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea: “Il motto dell'Unione Eurpoea è Uniti nella diversità e penso che manifestazioni come il Medfilm, che le istituzioni europee sostengono da 8 anni, esprimano questa divesità e diano la possibilità di conoscere i nostri vicini senza pregiudizi o luoghi comuni”.
Il paese ospite d'onore sarà la Slovenia, che entro questa settimana firmerà gli accordi di cooproduzione Italia-Slovenia. L'ambasciatore Iztok Mirosic ha ricordato che “quest'anno cade anche il ventesimo anno dei rapporti diplomatici con l' Italia. Inoltre quest'anno Mariborg è la città europea della cultura, quindi è un occasione per visitare questa città e scoprire la cinematografia del nostro paese”.
Il film di apertura del concorso lungometraggi, dieci opere selezionate da Vanessa Tonnini in collaborazione con Giulio Casadei, sarà Noor di Çağla Zencirci e Guillaume Giovanetti, coproduzione franco-turca-pakistana. Mentre a rappresentare il cinema italiano ci penseranno Agostino Ferrente e Giovanni Piperno con Le cose belle. In concorso anche il film iraniano The Last Step con l'attrice premio Oscar 2011 di Una separazione Leila Hatami, che sarà presente alla proiezione lunedì 22.  La Giuria del concorso lungometraggi sarà composta da Carlotta Natoli, Ivan Cotroneo, Carlo Valeri, Maurizio Caprara e Vania Traxler. Non mancherà il concorso documentari, undici doc scelti da Gianfranco Pannone, e il concorso cortometraggi curato dal Alessandro Zoppo con diciannove film.
Oltre al focus sloveno si apriranno molte altre vetrine sul Mediterraneo: il focus arabo Il viaggio continua, Roma-Istanbul: crossing the bridge sul cinema turco, Regard del autres, uno sguardo al multiculturalismo francese e Nuova Europa, che da spazio alle coproduzioni europee e assegna il Premio Lux del Parlamento europeo. 
I luoghi del festival saranno l'Auditorium della Conciliazione, la Casa del Cinema e la sala dell'Instituto Cervantes a piazza Navona che ospiterà la sezione Cine en construction, inediti di cinema ispanoamericano.