WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano (Viale Campania 12) dedica una mostra unica agli ottanta (e più) anni della Marvel, la casa editrice fondata nel 1939 e destinata a cambiare la storia del fumetto mondiale dando vita a personaggi indimenticati quali Spider-Man, Hulk, Thor, Capitan America, i Fantastici Quattro e tantissimi altri sotto la guida di grandi sceneggiatori e la punta della matita di grandi maestri. A questo straordinario percorso editoriale, che oggi ha dato vita a un filone cinematografico di enorme successo, è dedicata la mostra “AMAZING! – 80 anni di supereroi Marvel”, una carrellata di oltre ottanta tavole originali di maestri come Jack Kirby, Steve Ditko, Olivier Coipel, Steve McNiven, John Buscema, Jim Steranko, Neal Adams, John Romita Sr., John Romita Jr., Bill Sienkiewicz, John Byrne, Rob Liefeld, Jim Lee fino ai grandi italiani che ultimamente si sono distinti in tutto il mondo per la loro arte come Simone Bianchi, Claudio Castellini e Gabriele Dell’Otto. In mostra anche albi originali, manifesti, memorabilia, pannelli esplicativi, gadget e tutto quello che può aiutare il visitatore a comprendere appieno un viaggio tanto lungo e affascinante e al tempo stesso scoprire il complesso iter creativo che si nasconde dietro alla nascita e alla fortuna di un supereroe. La mostra sarà visitabile dal 12 settembre 2020 al 6 gennaio 2021 presso WOW Spazio Fumetto in Viale Campania 12 a Milano.

UN PO’ DI STORIA…

La storia della casa editrice Marvel inizia nel 1939, grazie a un uomo di nome Martin Goodman. L’editoria era in espansione, e Goodman si era specializzato nella produzione di pulp, pubblicazioni a basso costo contenenti romanzi e racconti di genere (per lo più rosa, western e poliziesco), dove sono nati personaggi destinati a una popolarità lunga nel tempo, come The Shadow e Doc Savage.

Con il successo eccezionale riscosso da Superman (1938) si sta affermando un prodotto editoriale nuovo, il comic book, l’albo a fumetti, e tanti editori vi si stanno cimentando. Spesso non producono direttamente le storie, ma si avvalgono di agenzie specializzate che forniscono interamente i contenuti. Una di esse si chiama Funnies Inc. e il responsabile delle vendite, Frank Torpey, suggerisce a Goodman di iniziare a pubblicare fumetti.

Goodman accetta, e nell’agosto 1939 esce così il primo numero di Marvel Comics, albo che contiene le prime apparizioni di due nuovi personaggi, la Torcia Umana e Namor, il Sub-Mariner, destinati a una lunga e proficua carriera. È il primo albo a fumetti con la parola Marvel nella testata, ma è curioso ricordare che Goodman pubblicava già dal 1938 un pulp di fantascienza chiamato Marvel Science Stories. Tuttavia la casa editrice non si chiama ancora Marvel: Goodman non è interessato a impiegare un unico nome per tutte le sue produzioni e usa per le pubblicazioni denominazioni diverse, che fanno tutte capo a lui; quella che più spesso è associata ai fumetti prende il nome di Timely.

Il successo dell’albo è notevole, anche se dal numero 2 la testata cambia nome in Marvel Mystery Comics, e Goodman è convinto a intensificare la produzione di albi a fumetti. Ben presto si rende conto che pagando direttamente gli artisti può risparmiare, quindi decide di assumerne tra quelli in forza alla Funnies Inc. Ci sono però anche diversi esordienti: nel 1939 arriva in redazione un diciottenne, cugino della moglie di Goodman, di nome Stanley Lieber, mentre nel 1940 arrivano due autori di nome Joe Simon e Jack Kirby, che creano il primo, vero best-seller della Timely, Captain America. Il nuovo giovane apprendista Stanley è entusiasta e si dà molto da fare, tanto che un giorno gli viene chiesto di scrivere il testo di un breve racconto di Capitan America per il terzo numero della serie. Lui è felice di accettare e firma con uno pseudonimo che gli porterà fortuna: Stan Lee.

Pochi mesi dopo Simon & Kirby lasciano la casa editrice per una disputa contrattuale, mentre il giovanissimo Stan viene promosso caporedattore, un ruolo che manterrà per decenni.

Capitan America e gli altri personaggi Timely proseguono con successo fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, poi il fumetto con supereroi entra in crisi. In pochi anni scompaiono quasi tutti; la casa editrice di Martin Goodman si dedica ad altri generi, dai fumetti con gli animali antropomorfi al western, dal poliziesco alla fantascienza, con un fugace ritorno ai supereroi a metà anni Cinquanta.

La casa editrice sopravvive, cambiando il nome in Atlas, ma non è in un momento particolarmente florido: accordi di distribuzione limitano la produzione a soli 8 albi al mese.

Alla fine degli anni Cinquanta ritorna Jack Kirby, e arriva anche un disegnatore di nome Steve Ditko: saranno loro, insieme a Stan Lee, gli artefici della rivoluzione Marvel.

Secondo la leggenda, tutto nasce per via del successo della serie Justice League della concorrente DC Comics, che mette nella stessa squadra personaggi come Superman e Batman. Goodman chiede quindi a Stan Lee di inventare un gruppo di supereroi. Lee e Kirby inventano i Fantastici Quattro, un supergruppo diversissimo da quelli concorrenti: non hanno maschere, non hanno costumi, litigano e discutono spesso tra loro… Con il successo di Fantastic Four (novembre 1961) si decide di puntare di nuovo sui supereroi, lanciando nel giro di alcuni mesi anche Hulk, Spider-Man, Thor, Daredevil, Iron Man e tanti altri… Poco alla volta si costruisce un grande affresco narrativo, in cui i personaggi, per la prima volta, coesistono e possono incontrarsi o scontrarsi, sullo sfondo di una città reale come New York.

Anche il tono degli editoriali e della posta è diverso: Stan Lee costruisce un rapporto di complicità con i lettori, che rispondono entusiasticamente e contribuiscono all’invenzione di nuovi eroi e nuovi cattivi. È la nascita della Marvel Comics.

Negli anni successivi cambiano tante cose: Ditko e Kirby se ne vanno e alla fine degli anni Sessanta Martin Goodman vende la casa editrice. Negli anni Settanta Stan Lee abbandona la scrittura delle storie, arrivano nuovi autori e si esplorano generi diversi, come l’horror e come il fantasy di Conan il barbaro. Il fumetto di supereroi è in un nuovo momento di crisi, ma la Marvel fa un colpaccio pubblicando i fumetti ispirati al più grande successo cinematografico di sempre: “Star Wars”.  Gli anni Ottanta e Novanta sono fatti di vendite sempre crescenti, fino a una nuova crisi nel 1996, quando la casa editrice finisce sull’orlo della bancarotta.

Negli anni Duemila si ripone sempre maggiore attenzione agli autori, e viene lanciato un nuovo universo narrativo, Ultimate, che consente a tanti nuovi lettori di conoscere i supereroi senza aver dovuto leggere decenni di storie passate.

Negli ultimi anni, invece, i supereroi sono sempre più conosciuti, grazie ai tanti film e alle serie animate e televisive che diventano sempre più numerose. Nei fumetti c’è una sempre maggiore attenzione alla inclusione, con la creazione di nuove supereroine, come Ms. Marvel e Ghost Spider.

LA MOSTRA

La mostra “AMAZING!” racconta la straordinaria storia della Marvel, dal 1939 ai giorni nostri, attraverso un percorso inedito, aiutati da ingrandimenti scenografici, tavole originali, gadget, albi d’epoca, memorabilia e tante sorprese. Il percorso si suddivide in sezioni, che corrispondono agli otto decenni di storia della casa editrice. Ogni sezione è aperta da un pannello che racconta, con un ricco apparato di immagini, gli avvenimenti cardine di quel decennio. Due speciali approfondimenti sono poi dedicati alla collaborazione tra Stan Lee e Jack Kirby, origine del successo della Marvel, e alla nascita dell’Universo Marvel, per comprendere le differenze dagli altri fumetti prodotti negli stessi anni. Una gigantesca timeline mette in ordine cronologico gli avvenimenti fondamentali della casa editrice, correlandoli con la creazione di tutti i maggiori eroi.

 

Grazie all’archivio della Fondazione Franco Fossati e a importanti collezionisti, saranno esposti tanti albi fondamentali della storia Marvel nell’edizione originale statunitense, tra cui la prima apparizione di Spider-Man (in Amazing Fantasy n. 15, del 1962) autografata dal mitico Stan Lee! A celebrare l’opera degli straordinari artisti Marvel, una galleria di oltre ottanta preziose tavole (tante quante gli anni della casa editrice) racconta l’evoluzione della grafica e del segno dei disegnatori: dai primi autori Marvel Jack Kirby e Steve Ditko fino alle recenti opere di Olivier Coipel e Steve McNiven, passando per maestri come John Buscema, Jim Steranko, Neal Adams, John Romita Sr., John Romita Jr., Bill Sienkiewicz, John Byrne, Rob Liefeld, Jim Lee e tanti altri. Non mancano poi gli autori italiani, come Simone Bianchi, Claudio Castellini e Gabriele Dell’Otto.

Tra le tante meravigliose tavole: un’imponente splash page di Jack Kirby con protagonista Thor, una doppia tavola di John Buscema che raffigura Conan il barbaro, una tavola di Spider-Man disegnata da John Romita Sr., l’autore che ha imposto un nuovo stile grafico del personaggio negli anni Sessanta, la tavola di apertura di una storia degli X-Men disegnata da Jim Steranko, autore che ha rivoluzionato i comics grazie all’influenza dell’arte contemporanea.

Inoltre una tavola dipinta di Marvels disegnata da Alex Ross, una rara tavola di Steve Ditko, inventore di Spider-Man, con il suo ultimo personaggio Marvel Speedball, il mutante Cable visto da Rob Liefeld, uno degli autori superstar degli anni Novanta, Daredevil visto dal grande Gene Colan, una potente copertina dei Fantastici Quattro di John Byrne, una tavola a matita di Mark Bagley, in cui è possibile vedere il lavoro dell’autore prima dell’inchiostrazione, una tavola degli X-Men di John Byrne tratta dalla saga di Fenice Nera, una delle storie più amate e conosciute del fumetto americano, una pagina dello scontro tra Punisher e l’eroe DC Comics Batman, disegnata da John Romita Jr., una pagina degli Ultimates di Bryan Hitch, la serie in cui è nata l’idea di dare a Nick Fury il volto di Samuel L. Jackson e una recente tavola dalla miniserie Vision, uno dei fumetti più premiati e apprezzati degli ultimi anni.

Un altro aspetto fondamentale del mito Marvel è stata la sua capacità di penetrare nell’immaginario non solo con le pagine dei fumetti, ma anche attraverso i giocattoli, i poster, i gadget, serie tv, film e cartoon. Grazie ai collezionisti è possibile vedere ogni genere di gadget dagli anni Sessanta in poi.

Tra le chicche esposte, i rari oggetti che venivano spediti agli iscritti al fan club ufficiale americano Marvel, i pupazzi prodotti dall’azienda Mego e arrivati anche in Italia alla fine degli anni Settanta, giochi in scatola, puzzle, album di figurine e tanto altro. Sono inoltre in esposizione poster originali USA e non solo, compreso il primissimo poster mai dedicato a Spider-Man, quello della prima convention ufficiale Marvel nel 1975, il manifesto del film dell’Uomo Ragno di fine anni Settanta e tanti altri. Grazie alla collaborazione con Hasbro, i visitatori potranno vedere le più recenti action figure dedicate a un pubblico di collezionisti, perfette in ogni dettaglio.

Non manca naturalmente l’attenzione anche al nostro Paese: già negli anni Cinquanta arrivano in Italia diversi personaggi nati nella casa editrice Atlas, come il western Kid Due Pistole e Omero il fantasma felice. Nel 1966 la rivista Linus pubblica sul suo supplemento il primo episodio dei Fantastici Quattro, che passa però un po’ inosservato. È solo con l’arrivo della milanese Editoriale Corno, nel 1970, che gli eroi Marvel diventano famosissimi anche nel nostro Paese.

In mostra tanti albi dell’Editoriale Corno, e tanti gadget prodotti in quegli anni.  Non tutti sanno poi che nel 1978, con il successo della trasmissione televisiva SuperGulp! venne varata un’omonima rivista di fumetti, con un giovane Franco Fossati come caposervizio, che pubblicava anche storie di Spider-Man e dei Fantastici Quattro realizzate appositamente, e in mostra sono esposte alcune interessantissime tavole originali di questa produzione, provenienti dagli archivi della Fondazione Franco Fossati. Alcuni monitor permettono di ripercorrere la storia della Marvel al di fuori delle pagine a fumetti, tra disegni animati, televisione, videogiochi e soprattutto cinema, con il trionfale successo del Marvel Cinematic Universe.