“Il film è frutto di un lavoro che dura da più di un anno. Il contesto che si è venuto a creare questi giorni però è casuale, una sorpresa, ma è evidente che nell'aria c'era la volontà anche da parte di altri di portare in superficie questa attenzione”. Così Bruno Oliviero, regista del documentario MM Milano Mafia, realizzato insieme al giornalista Gianni Barbacetto, riflette sulla curiosa coincidenza che porta il loro lavoro al Festival Internazionale FILMMAKER.Doc 15 (allo Spazio Oberdan di Milano il 23 novembre alle 21.30) in seguito alle polemiche sull'argomento iniziate dopo l'ormai famoso monologo di Roberto Saviano (nella trasmissione Vieni via con me di lunedì scorso) sulle presunte connivenze tra la ‘ndrangheta e la Lega Nord in Lombardia: “Mi è piaciuto molto il monologo di Saviano - dice ancora Oliviero - ma non ho commenti su quello che è accaduto dopo (il riferimento è alle successive dichiarazioni e risentimento del ministro Maroni, ndr). Certo, quello che è venuto fuori non mi ha stupito più di tanto perché noi sul fenomeno delle infiltrazioni mafiose al nord ci stavamo lavorando da molto tempo, ma ho comunque ammirato la volontà di porre l'attenzione sull'argomento e invitare alla mobilitazione, proprio come tentiamo di fare noi con il documentario”. Che assume i connotati di un viaggio attraverso la storia e la geografia della malavita organizzata a Milano: scandito da tappe che corrispondono a lunghe conversazioni di Gianni Barbacetto con alcuni testimoni esemplari della resistenza al malaffare (i magistrati Alberto Nobili e Giuliano Turone, Maurizio Carbonera, sindaco di Buccinasco dal 2002 al 2007, il sindacalista Joseph Dioli, l'economista Marco Vitale e il sociologo Nando Dalla Chiesa), MM Milano Mafia non si ferma al dato di cronaca, ma si sforza di riflettere sulle cause profonde e su quelle contingenti offrendo alcune chiavi interpretative del fenomeno e soprattutto spiegando la necessità di una vigilanza.
“Con Gianni Barbacetto - racconta Oliviero - abbiamo messo insieme cose concrete, fatti: la mafia al nord c'è dagli anni '60 e abbiamo voluto incontrare, ascoltare tutti coloro che da 40 anni a questa parte hanno avuto modo di confrontarsi e scontrarsi con la mafia a Milano”. Nato a Torre del Greco (NA) e autore in passato di molti documentari sulla città di Napoli (tra i quali Napoli Piazza Municipio e Napoli 24), il regista riflette sul fatto che “nella mia terra l'arrivo di soldi pubblici per la ricostruzione dopo il terremoto in Irpinia ha dato il la alla camorra per espandersi mostruosamente. A Milano il mercato immobiliare, delle costruzioni è in continua espansione e proprio per questo c'è il rischio di ulteriori, pesantissime infiltrazioni: non intendiamo in nessun modo accusare i politici che sono al Governo, vogliamo solamente invitarli ad una maggiore attenzione”.
Prodotto da Chiarelettere con Invisibile Film e il contributo di Fillea CGIL Milano, CGIL Lombardia, Coop Lombardia, Arci e Filmmaker, MM Milano Mafia sarà distribuito in DVD dal 2011. “Dalla RAI mai avuto risposte quando abbiamo proposto il progetto - conclude il regista - e al momento non è previsto alcun passaggio televisivo del documentario”.