Dopo 12 settimane di lavorazione, sono terminate ieri le riprese del Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana. L'ultima scena girata è stata quella in cui il giudice Giancarlo Stiz (Diego Ribon) rinvia a giudizio per la strage di piazza Fontana i neofascisti Franco Freda (Giorgio Marchesi) e Giovanni Ventura (Denis Fàsolo) e trasferisce di conseguenza gli atti dal tribunale di Treviso a quello di Milano. Dopo 5 processi, fughe all'estero e successivi rientri, Freda e Ventura sono stati assolti per insufficienza di prove. Nel 2005 la Suprema Corte di Cassazione - assolvendo Delfo Zorzi e  Carlo Maria Maggi nel frattempo incriminati - ha tuttavia riconosciuto Freda e Ventura colpevoli di strage, ma non più giudicabili.
Prodotto da Riccardo Tozzi per Cattleya e RaiCinema, scritto insieme a Sandro Petraglia e Stefano Rulli, Romanzo di una strage narra il contesto e le conseguenze della bomba esplosa alla Banca Nazionale dell'Agricoltura di piazza Fontana a Milano, il 12 dicembre 1969, che causò 17 vittime (alle quali il film è dedicato) e un'ottantina di feriti, inaugurando la cosiddetta “strategia delle tensione”. Figure centrali, l'anarchico Giuseppe Pinelli (Pierfrancesco Favino) e Luigi Calabresi (Valerio Mastandrea).