C’è una storia italiana di cui pochi sanno ma che ha contribuito a cambiare il mondo. Una storia di donne che come gli uomini lavoravano e come loro volevano essere considerate per diritti e valore. Tra il 1944 e il 1945, mesi prima della fine della guerra, a Biella le lavoratrici degli stabilimenti tessili lottano per uguale paga e orario di lavoro dei colleghi. Lottano e vincono, ottenendo dagli imprenditori Il patto della montagna, primo accordo in Europa a sancire la parità retributiva, un traguardo raggiunto nel resto del continente solo negli anni 60.

Su quel momento storico che ha contribuito a fare di Biella il distretto tessile dove le più importanti maison della moda mondiale comprano i filati, due registi biellesi Manuele Cecconello e Maurizio Pellegrini stanno realizzando il docufilm Il patto della montagna, coproduzione dalla Jean Vigo Italia di Elda Ferri, produttrice premio Oscar per La vita è bella, assieme a VideoAstolfoSullaLuna, Ministero per la Cultura - Fondo Cinema, e Film Commission Torino Piemonte.

Attraverso la voce di uno stilista emergente, Christian Pellizzari, gli autori creano un parallelo tra l’attualità in cui gli abiti haute couture vengono confezionati con i pregiati tessuti biellesi e le vicende di 70 anni fa, quando il territorio divenne il luogo in cui gli uomini e le donne hanno costruito un ambiente favorevole alla specializzazione, alla competizione e alla creatività: un posto dai natali nobili, il distretto tessile di Biella. Una metafora per l’oggi che, in ben altra crisi, deve ritrovare il senso del futuro e del patto sociale.

Il docufilm mette insieme le testimonianze di ex operaie, artisti, partigiani e personalità di spicco della moda come Nino Cerruti il cui padre Silvio, imprenditore negli anni 40, fu tra i firmatari del patto. Per ricordare e omaggiare quell’importante lotta delle operaie biellesi, in occasione della Festa della donna, dall’8 marzo sul sito www.ilpattodellamontagna.com viene rilasciato il teaser trailer del film.