“Un incontro per la promozione commerciale del nostro cinema, e non mi vergogno a usare questo termine”. Così l'ad di Istituto Luce-Cinecittà, Roberto Cicutto, presenta la speciale giornata di lavori - il 4 dicembre - dedicata al cinema italiano da Ventana Sur, il più importante incontro per il mercato del Sud America. Una assoluta novità per il meeting (30 novembre-3 dicembre 2012) organizzato dal Marché du Film di Cannes e INCAA, che dal 2009 accoglie a Buenos Aires distributori da tutto il mondo per  l'offerta del prodotto latinoamericano: 1.800 accreditati, di cui 300 distributori, e l'Italia è l'unico paese ospite extra-americano.
A illustrarli a Roma con Cicutto l'argentino Bernardo Bergeret, Head of International Affairs dell'INCAA ed Executive Director di Ventana Sur, e Paola Corvino, presidente degli esportatori di Unefa, gli Italian Screenings di Buenos Aires ribadiscono - dice Cicutto - come “Istituto Luce-Cinecittà sia al servizio di distributori e produttori nazionali, secondo la mission di promozione del nostro cinema all'estero affidataci dal Ministero dei beni culturali: non solo diffusione in sala dei nostri film, ma anche televisiva e VOD”. A Baires verranno proposti 32 film di recentissima produzione, ovvero transitati - ma non esclusivamente - dia festival di Venezia, Roma e Torino, selezionati dai distributori internazionali.
Ma qual è lo stato dell'arte del cinema italiano in Argentina e nel Sud America? “Fino a qualche anno fa quella italiana era la cinematografia più importante del continente, ora i multiplex hanno privilegiato la produzione americana”. Gli fa eco Paola Corvino: “Anche se con difficoltà, quando escono in Argentina i nostri film funzionano bene, si veda La prima cosa bella, Pranzo di Ferragosto e Vincere. Non è solo un problema italiano, i film indipendenti europei pagano lo strapotere americano”.
Realizzati con il supporto di UNEFA , ICE e Direzione Generale per il Cinema del Mibac, gli Italian Screening al Ventana Sur “ci indicano - conclude Cicutto - una strada: meno festival italiani in giro per il mondo, meno eventi mordi e fuggi, e più iniziative di questo calibro, capaci di fidelizzare e assicurare investimenti”.