Per l' Opera di Roma è come un'apertura di stagione l'allestimento delle Nozze mozartiane, che sarà in scena da giovedì 22 al 29 settembre. Anche se ormai il cartellone di opere si usa racchiuderlo nell'anno solare, da gennaio a dicembre, questo ritorno sul palcoscenico del Costanzi dopo la parentesi Caracalla, ha lo stigma solenne di un evento, anche perchè sarà l'inizio anticipato dell'Anno mozartiano, proclamato per il 250esimo della nascita. Ma nella storia della fondazione lirica capitolina incide in altro modo: per essere la seconda "giornata" della trilogia composta dal salisburghese su libretti di Lorenzo da Ponte, Don Giovanni, Nozze di Figaro, Così fan tutte. La prima delle tre andò in scena al Costanzi nel 2002 e riuniva tre personalità del teatro: il M° Gianluigi Gelmetti per la concertazione e la direzione, lo stilista Quirino Conti per scene e costumi, Gigi Proietti per la regia. Lo stesso team ora realizza Le Nozze utilizzando, con poche varianti, la struttura scenica del Don Giovanni (ma coi nuovi splendidi costumi disegnati da Conti ispirandosi a Goya), tanto da far sperare a Gelmetti l'avverarsi di un suo vecchio sogno, l'accorpamento in unico spettacolo della trilogia. L'impianto creato da Conti ha permesso economie di costi, da non sottovalutare in tempi di magra finanziaria. E in più, confezionando i costumi in proprio, si esaltano le virtù sartoriali del laboratorio dell'Opera, cui lo scenografo-costumista ha voluto rivolgere un pubblico elogio in conferenza stampa per la finezza di esecuzione e il "piglio orgoglioso" dimostrato nel far fronte a un impegno non facile. Lavorati con sete speciali sensibili alla luce, dopo l'utilizzazione scenica i costumi non saranno sepolti nei depositi ma, come per altri "cimeli" di stagioni passate, saranno esposti in mostre itineranti per l'Italia
Quanto a Gigi Proietti, il lavoro di regia - ha detto l'attore - "si è risolto nell'aiutare i cantanti a rendere gli stati d'animo dei personaggi, giacchè la musica lascia poco spazio all'invenzione, contiene già tutto, basta solo servirla". E ha trovato grande ricettività nella compagnia di canto, composta di giovani elementi con i quali il M° Gelmetti ha stabilito una intesa preziosissima in tutto questo ciclo mozartiano.