Il premio alla carriera al regista russo Aleksandr Sokurov, l'omaggio al finlandese Aki Kaurismäki, una nuova sezione competitiva e, soprattutto, il cinema italiano a fare la parte del leone. Sono soltanto alcune delle novità che caratterizzeranno la 59ª edizione del festival di Locarno (in programma dal 2 al 12 agosto) e annunciate ieri sera, nel corso del tradizionale cocktail all'Ambasciata Svizzera di Roma, dal neodirettore della manifestazione Frédéric Maire. Sokurov tornerà al festival, vent'anni dopo aver vinto il Pardo di Bronzo con l'opera prima The Lonely Voice of Man, per ritirare il Pardo d'Onore, mentre al regista finlandese di L'uomo senza passato sarà dedicata una retrospettiva completa delle sue opere compreso il recente Lights in the Dusk, presentato a Cannes. Ma tra le sorprese più gradite per l'Italia, la presenza di ben 10 titoli battenti bandiera tricolore divisi tra le varie sezioni del festival, due dei quali in concorso. La presenza di Maurizio Sciarra all'incontro di ieri sera sembra confermare le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi circa la presenza del suo Quale amore in corsa per il Pardo d'Oro. Ma a tracciare un quadro più specifico della presenza italiana in cartellone è l'italo-svizzero Maire, che dopo aver ringraziato la precedente direttrice Irene Bignardi per avergli lasciato in eredità un festival che gode di buona salute, ha chiarito di "voler fugare ogni paura sul fatto che Locarno possa aver perso la sua italianità". E a conferma di ciò annuncia: "Oltre ai due titoli in concorso, due in Piazza Grande e altri sei suddivisi tra le due sottosezioni in cui si dividerà da quest'anno Cineasti del Presente", che diventa in parte competitiva (in guiria anche la sceneggiatrice Heidrun Schleef, collaboratrice, tra gli altri, di Nanni Moretti e Gabriele Muccino). Il direttore della manifestazione si è detto "positivamente sorpreso di scorprire la grande modernità del cinema italiano. Ci sono molti talenti, affermati e non, che si stanno adoperando in una grande opera di ricerca". Maire ha poi voluto ribadire la vocazione del festival di Locarno "come luogo neutrale d'incontro tra tre differenti culture: quella italiana, quella tedesca e quella farncese", peculiarità che lo distingue e lo allontana da qualsiasi "rivalità" con la Mostra del Cinema di Venezia e la nascente Festa di Cinema di Roma. Il programma completo del festival sarà annunciato il 12 luglio.