Torna al cinema dopo quattro anni di assenza Enrico Lo Verso. L'attore, visto per l'ultima volta sul grande schermo ne L'amore imperfetto di Giovanni Davide Maderna, è ora protagonista di Tre giorni d'anarchia, film diretto e sceneggiato da Vito Zagarrio, che arriverà sugli schermi italiani probabilmente a settembre e presentato in anteprima alla Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro. "E' vero negli ultimi anni ho lavorato poco, ma mi sono rempre arrivate proposte che non mi piacevano e i film che mi sarebbe piaciuto interpretare invece non me li hanno mai proposti" ci spiega l'attore. Del film di Zagarrio si dice molto "orgoglioso" e "finalmente abbiamo avuto modo di farlo vedere a un vero pubblico". "Abbiamo incontrato numerose difficoltà a causa del blocco dei finanziamenti alla distribuzione - continua Lo Verso - e poi se c'è crisi per il cinema italiano in generale figuriamoci per un film indipendente come questo. Questa volta abbiamo davvero toccato il fondo, ma come avviene in questi casi c'è sempre una spinta verso la risalita". Tre giorni d'anarchia è ambientato in Sicilia nel luglio del'43, poco prima dello sbarco degli americani sull'isola. Lo Verso è Giuseppe un giovane soldato italiano tornato a casa dopo essersi laureato per trovare il padre morente (Luigi Maria Burruano), quando arriva la notizia che le navi alleate sono ormeggiate non lontano dalla costa siciliana. L'eccitazione generale cresce, crollano i simboli del fascismo e la gente scende in strada per festeggiare la riconquistata libertà ed elegge Giuseppe nuovo leader polico della comunità. Sullo sfondo la duplice relazione che il giovane intrattine con la sua storica fidanzata Pina (Tiziana Lodato) e l'aristocratica Anna (Marica Coco), figlia di Don Vito Gallo e da sempre sua amante. L'euforia di spegne quando un mattino gli americani tanto attesi entrano in paese. Le ragazze offrono fiori, ma i volti dei soldati sono duri e i sorrisi si spengono di fronte ai loro mitra. "Col nuovo signore si mesce l'antico e l'uno con l'altro sul collo vi stan". In questo passo, tratto dall'Adelchi di Alessandro Manzoni, "si potrebbe riassumere il messaggio di questo film", dice Lo Verso. "Ogni volta che cambia il padrone si pensa sempre a una qualche rivoluzione, invece il comando resta in mano a chi possiede la fonte dell'acqua". In questo senso il film ha un forte legame con l'attualità, "è attraverso il passato che possiamo capire i tempi i cui viviamo" continua Lo Verso, che se in Italia stenta a trovare dei progetti interessanti, all'estero è invece piuttosto richiesto. "Ho appena terminato di girare in Spagna un film di cappa e spada insieme a Viggo Mortensen e diretto da Agustín Díaz Yanes dal titolo Alatriste - rivela -. E' ambientato nel 1600 durante il periodo di massimo splendore del dominio spangolo nel mondo ed è tratto da una serie di romanzi di Arturo Pérez-Reverte. Io interpreto il ruolo del cattivo e contendo a Mortensen, ovvero il capitano Alatriste, il titolo di migliore spadaccino di Spagna". Nel cast anche Javier Cámara, Eduardo Noriega e Victoria Abril. In cantire anche altri due progetti "di cui per il momento non posso parlare, uno in Europa e uno negli Stati Uniti".