Lo Hobbit batte Pieraccioni al box office. La desolazione di Smaug, secondo atto cinematografico della saga tolkeniana diretta da Peter Jackson, parte bene in Italia, guadagnando € 3.617.050 in quattro giorni. In America ha superato i 73 milioni di dollari, che diventano 200 se si considera il botteghino globale. Sua anche la migliore media copia del fine settimana, € 5.024, di poco superiore a quella ottenuta da Still Life di Uberto Pasolini (€ 4.820), che sorride con quasi € 92.000 euro intascati in appena 19 sale e un prezioso 12° posto nella classifica degli incassi. Seconda piazza (€ 1.879.430) per Pieraccioni e il suo Fantastico via vai, terza per la Blue Jasmine di Allen (€ 824.764). Scivola in quarta posizione Hunger Games – la ragazza di fuoco (€ 599.666), che dopo un mese di programmazione in Italia ha incassato € 7.768.393, briciole rispetto ai complessivi 730 milioni di dollari worldwide. In discesa anche Pif (La mafia uccide solo d'estate è 5°, € 548.212), Zalone (Sole a catinelle è 6° con € 334.811) e Ruffini (il suo Fuga di cervelli scende al 7° posto, con € 291.757). Esordio in ottava posizione per Il segreto di Babbo Natale (€ 277.687), con Thor: The Dark World (€ 230.705) e Free Birds – Tacchini in fuga (€ 125.319) che chiudono la top ten. Buona l'accoglienza infine per la commedia transalpina Moliere in bicicletta, 15° nella classifica degli incassi (€ 52.780), ma con la quarta media per sala (€ 3.519).