“Mi è venuta questa idea perché non hanno mai scritto molto sull’argomento. Negli anni ho collezionato un numero incredibile di interviste con i protagonisti di queste avventure di pirati e non solo, perché alla fine sono gli stessi che hanno fatto i western e i film mitologici. Siamo riusciti a recuperare moltissimi aneddoti su come sono state realizzate queste storie. È un libro molto divertente da leggere, che non sarà fondamentale per la storia del cinema, ma che può incuriosire”. Così Steve Della Casa, critico cinematografico, presenta il suo nuovo libro A fil di spada – Pirati e spadaccini nel cinema italiano.

Il volume è stato realizzato insieme a Nico Parente, anche lui critico cinematografico, e sarà pubblicato dalle Edizioni Fondazione Ente dello Spettacolo nel mese di novembre. L’incontro si svolge nella Sala Tropicana 1 dell’Hotel Excelsior, al Lido di Venezia.

“Le schede tecniche, molto accurate, permettono di far luce su tantissimi nomi del passato, su registi che erano davvero dei maestri degli effetti speciali. Erano in grado di creare coreografie spettacolari. Per fare un esempio, si potrebbe citare Freda”, spiega Nico Parente.

Interviene Steve Della Casa: “Le location più utilizzate sono state il lago di Garda, Venezia, e la costa del Lazio, da Nettuno a Caldara”. Anche gli americani sceglievano l’Italia per i loro film avventurosi: “Ischia era una delle mete predilette. Da noi hanno poi girato Cleopatra e Ben Hur”.

Per la ricerca della documentazione, Nico Parente ci racconta come si sono organizzati: “Steve ha un archivio sconfinato, e ci sembrava ingiusto non utilizzarlo. Ci sono moltissime dichiarazioni e si parla di registi che, nel tempo, si sono anche cimentati con generi non proprio autoriali, come Blasetti e Sollima. Alcuni sono poi passati all’horror, altri al western. Molti erano pionieri che sono diventati maestri. Negli Anni Ottanta i pirati sono spariti in Italia, ci ha pensato Hollywood a risvegliare il mito”.

Molti dei film di cui si parla in A fil di spada – Pirati e spadaccini nel cinema italiano non sono così facili da trovare. Steve Della Casa sostiene che “il problema è in che modo li si vuole vedere, perché le edizioni originali non sempre ci sono. Molti vengono proiettati al mattino o al pomeriggio su Rai Movie, altri sono usciti in DVD. Altrimenti le cineteche ne hanno una buona parte. Purtroppo alcuni sono molto rari”.