53 anni fa, nel 1966, Un uomo, una donna vinse la Palma d’Oro a Cannes. Oggi l’81enne Claude Lelouch torna sulla Croisette – fuori Concorso – con Les plus belles années d'une vie, dove fa incontrare nuovamente i protagonisti Jean-Louis Trintignant e Anouk Aimée (88 anni lui, 87 lei), che già si erano "ritrovati" nel 1986 nel sequel Un uomo, una donna oggi.

“Fossimo stati razionali, questo film non l’avremmo mai fatto”, dice Claude Lelouch, che racconta: “Trintignant mi ha detto: solo i sopravvissuti andranno a vederlo. Ma quando esageri con la razionalità finisci per avere paura di tutto. Perciò ho chiamato Anouk e Jean-Louis e ho detto loro che non era normale che fossimo ancora vivi senza approfittare di realizzare realizzare questa storia. In pochi hanno la fortuna di arrivare alla terza età, una volta che ci arrivi è tempo di festeggiare. In fondo il più grande sceneggiatore è la vita stessa”.

Ed è proprio un episodio reale a dare il via al racconto (la figlia di Annie Girardot che chiede a Lelouch di andare a trovare la madre, che stava perdendo la memoria ma si ricordava solamente di lui, per provare a ridestare altri ricordi), con Anne Gauthier (Anouk Aimée) che dopo molti anni di lontananza va a trovare Jean-Louis (Trintignant) in una casa di riposo.

Monica Bellucci - Foto Karen Di Paola

Nel cast del film anche Monica Bellucci, che interpreta la figlia di Jean-Louis: “Lavorare con Lelouch è stato travolgente. Gira in un modo molto particolare, la sceneggiatura è una semplice linea guida e lascia gli attori liberi di improvvisare, per trovare la loro strada verso il cuore del personaggio”.