È stato presentato venerdì 4 dicembre alle 16.00 in Vaticano, presso la nuova sala cinema della Filmoteca Vaticana, il film TV di Pupi Avati Le nozze di Laura, in onda lunedì 7 dicembre su Rai Uno. Alla presenza di Claudia Di Giovanni (Delegata della Filmoteca Vaticana), e con i saluti iniziali di S.E. mons. Giovanni Angelo Becciu (Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato) e di mons. Dario Edoardo Viganò (Prefetto per la Segreteria della Comunicazione), il regista bolognese ha mostrato in anteprima il suo ultimo lavoro televisivo, il racconto attualizzato dell’episodio evangelico delle nozze di Cana. Per Rai Uno Avati ha firmato con successo negli ultimi anni sia i film TV Il bambino cattivo (2013) e Con il sole negli occhi (2015), nonché la miniserie in sei puntate Un matrimonio (2013), vincitrice del Premio Navicella per la Fiction RdC Awards della Fondazione Ente dello Spettacolo - Rivista del Cinematografo.

Con Le nozze di Laura Avati presenta la storia della giovane calabrese Laura (Marta Iagatti) che durante i suoi studi a Roma rimane incinta; sola e senza sostegno la ragazza fa ritorno a casa, a Rocca Imperiale, cercando di rifarsi un futuro in paese. Nell’azienda agricola di suo padre, Laura conosce Karimu (Valentino Agunu), immigrato del Ciad che lavora come raccoglitore stagionale di agrumi mentre porta avanti gli studi in Medicina a Bologna. È subito amore tra i due, ma anche forte pregiudizio e conflitto in famiglia, nella comunità del Paese. Lo scenario si complica quando Laura rivela di essere anche incinta.

Le nozze di Laura

“Ho sempre immaginato le nozze di Cana come un banchetto notturno all’aperto – sottolinea così Pupi Avati – nella meraviglia delle luci degli uomini e di quelle di un grande cielo stellato. Lì, in quel contesto fuori del tempo, il ragazzo probabilmente considerato strano, con pochi amici altrettanto strani ma sedotti dalla sua parola, si disvela. Sollecitato dalla madre compie il suo primo miracolo. Il miracolo più modesto dell’intero Vangelo se comparato alle resurrezioni, alla vista ridata ai ciechi, allo sfamare le grandi masse e ai tanti prodigi disseminati lungo la narrazione. Di fronte a una situazione che produrrebbe enorme disagio agli sposi e ai loro congiunti, l’acqua viene trasformata nel più prelibato dei vini”.

Con uno sguardo attento e una raffinata sensibilità, Pupi Avati con la sua opera tratteggia dei chiari rimandi al Vangelo, in un interessante percorso di attualizzazione di episodi e parabole legati a Gesù. Oltre a tali suggestioni, il regista bolognese presenta dei riferimenti alla realtà socioculturale contemporanea, al tema dell’immigrazione e dell’integrazione, dell’incontro con l’altro, conservando per il piccolo schermo quel suo sguardo poetico, tratto distintivo del suo cinema.

Il progetto del film Le nozze di Laura sembra pertanto aprire a un percorso di trasposizione ben più ampio: “ho cercato di raccontare Gesù e due apostoli – ha dichiarato Avati – attraverso una storia che entra con un po’ di cautela nel territorio sacro. Quando tocchi certi temi bisogna togliersi i sandali. La formula del film tv è ambigua: rischi di essere bocciato in una serata. O ci sei o non ci sei. Mi auguro di avere l’opportunità di raccontare altre storie ispirate al Vangelo nell’oggi”. Contando su ascolti televisivi favorevoli, aspettiamo allora il prossimo.