Tutto è partito da qui: "Sapevamo di persone che scrivevano lettere e facevano telefonate fingendo di essere gente già morta - racconta il regista -, Era un bello spunto, ma insufficiente per farne un soggetto cinematografico. Così l'abbiamo sviluppato". Ed è nato Alps, il film del greco Yorgos Lanthimos (recuperate il suo precedente lavoro, Dogtooth, vincitore di Un Certain Regard a Cannes 2009), in concorso e accolto tra gli appalusi ieri sera in proiezione stampa. Protagonisti un'infermiera, un paramedico, una ginnasta e il suo allenatore, che hanno creato un originale servizio a pagamento: sostituiscono persone morte su appuntamento, dopo essere stati assunti dai parenti, amici, colleghi dei defunti. La compagnia si chiama Alpi.
Le suggestioni si sprecano. Tra i giornalisti c'è chi evoca la crisi greca (per l'ingegnoso modo con cui i personaggi spillano denaro): "La Grecia? No,il film poteva essere girato ovunque - replica secco Lanthimos -. E poi a motivare i personaggi non sono solo i soldi". Il regista greco preferisce lasciare aperte tutte le strade interpretativa limitandosi a dire, laconico: "Alps è un film su un gruppo di persone che fuggono via dalla propria vita per entrare in quella di qualcun altro". Con un movimento esistenziale diametralmente opposto a quello che caratterizzava il personaggio del suo precedente lavoro: "In Dogtooth il protagonista abbandonava una vita finta per una vera. Qui accade il contario".
Alps è un film in cui si parla molto anche di cinema: "Mi piace poter credere - ammette Lanthimos - che i film abbiano un grande ruolo nella nostra cultura. Come per il cibo o i vestiti, la gente parla anche delle proprie preferenze in fatto di attori, di registi. M'interessava mettere in luce la superficialità della gente quando definisce qualcuno in base alle preferenze". Non vuol senitr parlare invece, il regista, di una nuova onda greca al cinema: "Siamo tanti registi diversi, accomunati solo dalla difficoltà di girare film nel nostro paese. C'è troppa burocrazia e pochi fondi, e c'erano pure prima che scopppiasse la crisi". Pronto a emigrare? "Vorrei girare sempre più film in Grecia - risponde il regista - ma con queste difficoltà non escludo la possibilità di lavorare all'estero". Accanto a Lanthimos è seduta in conferenza stampa Ariane Labed, che nel film interpreta la ginnasta e che l'anno scorso qui a Venezia vinse la Coppa Volpi con Attenberg (presente anche la regista di quel film, Athina Rachel Tsangari, che è tra le produttrici di Alps, e che oggi riceverà il premio Lux dalla Mostra): "E' stato complicato lavorare a questo film. Non sempre capivamo le battute del copione. Il che ha contribuito a dare alla nostra recitazione un forte effetto straniante", ha detto l'attrice.