(Cinematografo.it/Adnkronos) - "La crisi del Covid ha colpito tutti, sconfiggere il virus è una priorità, non si possono gestire due crisi insieme: per questo le questioni ambientali, la lotta sul Climate Change è stata messa in pausa, invece dobbiamo capire che è urgente e non si può mollare se vogliamo avere un futuro".

Così Greta Thunberg in collegamento durante un intervallo delle lezioni di scuola con la conferenza stampa tenutasi al Lido di Venezia per il film di Nathan Grossman I Am Greta, incentrato proprio sulla storia della giovanissima attivista svedese che ha lanciato il movimento studentesco internazionale #FridaysForFuture.

Il regista Nathan Grossman

A partire dallo sciopero scolastico solitario per una giustizia climatica fuori dal parlamento svedese, Grossman segue Greta - una timida studentessa con la sindrome di Asperger - nella sua ascesa alla ribalta e nel suo impatto globale galvanizzante che ha scatenato scioperi scolastici in tutto il mondo. Il film culmina con il suo incredibile viaggio nel 2019 in barca a vela nell'Oceano Atlantico per raggiungere New York e parlare all'ONU durante il Summit sul clima.

"Come tanti, ho trascorso molto tempo guardando una marea di interviste di Greta con i media, e l'avevo vista tante volte parlare. Ma nel film ho voluto mostrare che lei ha tante sue sfaccettature nella sua vita, e penso che sia bellissimo vedere come riesce ad essere anche divertente, come sa ridere. Se dovessi descrivere in tre parole il ritratto di Greta che è emerso durante la lavorazione del mio documentario, direi: intelligente, sincera e divertente". E' quanto afferma Nathan Grossmann, autore del documentario.

"Lei ha una personalità tridimensionale - spiega Grossmann - e io ho cercato di spiegarla agli spettatori, spero di esserci riuscito". Il regista affronta anche il tema delle critiche mosse da più parti alla giovane attivista, ovvero quella di non essere autonoma nelle sue decisioni e di avere un'organizzazione alle spalle rappresentata in particolar modo dai genitori. "Quando ho iniziato il film non avevo un'idea precisa su questo, sui suoi rapporti con la famiglia, ma poi ho avuto modo di constatare che lei ha davvero una conoscenza sui temi del clima, dell'ambiente. Lei sa davvero tutto, assume informazioni lei stessa, ha piena consapevolezza. Sono rimasto impressionato".

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L'idea di Grossmann sul tema del clima e del pianeta è cambiata dopo aver fatto il documentario. Lo rivela lo stesso regista. "La mia idea alla fine del film è questa: mostrare che una sola persona può fare molto, ma da sola non può cambiare le cose. E' una responsabilità collettiva, i genitori adesso possono 'suonare una campana' per avvertire, per preparare le generazioni future. Questo è fondamentale". Infine, il regista tiene a dire un'ultima cosa su Greta, e sull'esito che spera abbia il suo documentario: "Spero che questo film permetta ai suoi 'detrattori' e ai suoi sostenitori di incontrarsi, di scambiarsi le loro idee e di avviare un dialogo, in modo da far capire ai 'cospirazionisti' che sono davvero fuori strada".

Presentato in anteprima mondiale, Fuori Concorso, alla 77ma Mostra di Venezia, I Am Greta arriverà nelle sale italiane a novembre, distribuito da Koch Media.