"Una storia intima, una grande storia d'amore". Jane Campion definisce così l'essenza di Bright Star, il film che la riporta a Cannes dalla Palma d'Oro del 1993 per Lezioni di piano.
E torna sulla Croisette portando le emozioni di uno dei massimi poeti romantici inglesi, John Keats, al quale si è avvicinata "imparando come una studentessa. Con la figura e l'opera di Keats, analizzata per il mio film attraverso il carteggio epistolare con Fanny Browne, sono entrata in un altro mondo, in un altro pianeta".
Bright Star - titolo dell'omonima lirica che il poeta scrisse per l'amata Fanny - non è un biopic: "Una biografia mi avrebbe impedito di raccontare i dettagli, spiega la regista neozelandese. Volevo concentrarmi sul suo rapporto con Fanny Browne, un sentimento così forte e intimo che ricalca per intensità e romanticismo il mondo poetico e filosofico di Keats". Il film è concentrato sulla figura e sul punto di vista della giovane innamorata. "La scelta di prendere Fanny come guida per Keats è stata strategica sia per il mio approccio al poeta e lo sarà certamente per il pubblico per avvicinarsi a questo genio morto prematuramente".
Per i due protagonisti, la Campion ha scelto l'australiana Abbie Cornish (Elizabeth: The Golden Age) e l'inglese Ben Whishaw (Profumo, The International).
"Ho accettato la proposta di Jane all'istante", annuncia la Cornish, intensa interprete di Fanny dall'inconsueta capigliatura castana. "Io conoscevo poco il mondo poetico di Keats, forse perché mi trovavo non perfettamente a mio agio con la poesia romantica - spiega Whishaw -. Quando invece ho iniziato a studiarlo per affrontare il personaggio, mi sono trovato di fronte a una ricchezza e una sensualità di scrittura incredibili. Keats è diventato un'ispirazione irresistibile per me".
Molto curato nella fotografia, costumi e scenografia, Bright Star non ricalca tuttavia i cliché del classico cinema "in costume". "Il motivo - spiega la regista - è che volevo raccontare una storia intima e non un 'period film'. Non volevo focalizzare sulle belle case inglesi, o sui costumi ma volevo che i personaggi fossero veramente presenti: conta quello che dicono e non il dove e il quando. Per questo motivo la storia d'amore di due giovanissimi come John e Fanny potrebbe essere raccontata anche ai nostri giorni".
Lontano dalla regia di un lungometraggio da qualche anno, Jane Campion non nasconde quanto "sia duro il lavoro di regista per una donna. Ma per quanto mi riguarda, ho dovuto fermarmi qualche anno perché mia figlia, adolescente, si stava dimenticando di avere una mamma. E permettere che questo sentimento prendesse il sopravvento nel nostro rapporto sarebbe stato per me imperdonabile". Bright Star uscirà prossimamente in Italia distribuito da 01 distribution.