Ci saranno adolescenti alle prese con i primi batticuore e con i problemi in famiglia, ragazze semplici, altre super griffate e l'immancabile bello di turno: praticamente uno Scamarcio in miniatura, perno sul quale si incentreranno le mire della protagonista e le sue vicissitudini. Questo è quanto svela Federico Moccia del suo Amore 14, che uscirà il prossimo 30 ottobre per Medusa, e le cui riprese dovrebbero terminare a breve a Roma. Storie di teenager, raccontate con occhio attento alle loro nuove abitudini di vita, come i centri commerciali che, spiega Moccia, diventano "punti d'incontro, quali erano una volta il muretto o i giardini", ma anche alla loro "grande ricerca di affetto e amore, espressa non solo attraverso i lucchetti ma anche con i blog, le chat e gli sms". I giovani di oggi, assicura infatti l'autore, "hanno una grande capacità di scrivere", e di riflettere sui propri sentimenti, quello che manca loro sono semmai "quei punti di riferimento che noi diamo per scontati", quali "l'attenzione della famiglia, l'ascolto dei genitori" e alcune coordinate culturali come la letteratura. "Nel 2004 uno dei miei libri è diventato un bestseller. Anche quando avevo 15 anni si leggeva, ma cose come Herman Hesse", scherza lo scrittore e regista, che per questo film dichiara di essersi ispirato al grande classico americano Il giovane Holden: "Desideravo riproporre in chiave femminile il disagio di quel personaggio, il suo modo di vivere le difficoltà percepite in casa con i genitori". Inquietudini che in Amore 14 saranno incarnate da quattro giovanissimi, tutti esordienti, affiancati dal "reduce" del Grande Fratello Raniero Monaco Di Lapio. Protagonisti individuati con tantissimi provini svolti questo inverno in varie città d'Italia, e che Moccia ha voluto scegliere contro il luogo comune "delle raccomandazioni e dei favori", per dare un volto concreto a personaggi in bilico "tra l'essere ragazzina e l'essere donna".