Luc Besson dà l'addio alla macchina da presa. Secondo quanto riportato dall'Associated Press, il regista francese avrebbe annunciato di voler abbandonare per sempre la regia dopo l'uscita del suo decimo e atteso film, il cartoon Arthur et les Minimoys, nelle sale d'Oltralpe dal 13 dicembre e in Italia dal 2007. "Sono i miei 10 piccoli bambini - ha detto Besson in un'intervista alla radio RTL -. Li amo, sono dispiaciuto che questo ciclo si sia concluso, ma è finita". Alla soglia dei cinquant'anni, il regista ha dichiarato di volersi dedicare alle opere di bene e ha annunciato l'apertura di una fondazione per aiutare i giovani francesi che vivono nelle aree più depresse del paese. "Sono molto sensibile ai problemi di questi ragazzi, che trovo siano carichi di energia - continua - e voglio fare un sacco di altre cose, essere utile al mio prossimo e impegnarmi anche in difesa dell'ambiente". Autore di film celebri come Leon, Nikita, Il quinto elemento e Giovanna d'Arco, il regista debutta con Arthur et les Minimoys nel genere d'animazione e per farlo si è ispirato alla serie di romanzi scritti da lui stesso. Protagonista è un bambino di 10 anni che, risolto un enigma che dovrebbe consentirgli di trovare un tesoro, si ritrova catapultato nel mondo dei Minimei, una tribù africana costituita da folletti alti poco più di due millimetri, con le orecchie a punta, occhi molto grandi e tondi e tante macchioline rosse sul viso. A produrre il film è la società di Besson, la EuropaCorp, per un costo di 65 milioni di euro e tra i doppiatori figurano anche le star della musica David Bowie, Madonna e Snoop Dogg.