La mafia giapponese di Takeshi Kitano e il '68 del parigino Olivier Assayas sfilano nel concorso principale della Mostra del Cinema di Venezia, giunto al giro di boa del lunedì, in vista dell'assegnazione del Leone d'Oro di sabato prossimo.
Il regista giapponese, Leone d'Oro a Venezia nel 1997 per Hana-bi, porta quest'anno in concorso Outrage Beyond, che racconta di una spietata lotta tra le più potenti famiglie della yakuza, la mafia giapponese. Un conflitto fomentato con trucchi ed intrighi anche dall'ambizioso detective Kataoka, nella speranza che le potenti organizzazioni criminali finiscano col distruggersi a vicenda. Come è spesso accaduto nelle sue opere, il regista è anche interprete principale del film.
La pellicola di Assayas, Après Mai, racconta invece le vicende di un gruppo di liceali dopo il maggio parigino del '68, divisi tra impegno politico radicale e aspirazioni più personali. Il protagonista Gilles e i suoi amici affronteranno nei primi anni '70 un viaggio che attraverserà l'Italia e finirà a Londra. Un percorso durante il quale dovranno fare scelte decisive per trovare se stessi in un'epoca tumultuosa e caotica. I due film, dopo le proiezioni in anteprima per la stampa, vengono proiettati nel pomeriggio nella Sala Grande del Palazzo del Cinema del Lido: quello di Kitano alle 16.30 e quello di Assayas alle 19.
Viene invece presentato fuori concorso, alle 22, Disconnect dello statunitense Henry-Alex Rubin (figlio 39enne dello storico dell'arte James H. Rubin). Nel film si intrecciano, tra colpi di scena e momenti strazianti, tante storie di persone alla ricerca di legami umani in un mondo illusoriamente sempre più connesso grazie alla tecnologia ma spesso umanamente disperato.