Dopo il successo di Spaghetti Story (2013) e il successivo Acqua di marzo (2016), il regista romano Ciro De Caro torna a raccontare la tragedia di una generazione sempre in bilico: quella dei trentenni di oggi.

In una Roma assolata, tra la prima e la seconda ondata della pandemia, si aggira Giulia (questo il titolo del suo terzo lungometraggio), interpretata da Rosa Palasciano, anche coautrice del film, una ragazza particolare, un po’ borderline, che vaga costantemente divisa tra il bisogno di sentirsi a casa e amata da qualcuno e una selvaggia e sacrosanta voglia di libertà.

“È un film che nasce dall’esigenza di continuare a fare un certo tipo di cinema fatto di verità, crudezza e realismo. Volevo raccontare una storia che non fosse catalogabile semplicemente come commedia o dramma. Una storia nella quale si potesse sia ridere che piangere come nella commedia all’italiana. E avevo voglia di raccontare le persone in modo onesto”, dice Ciro De Caro, che nella storia ha inserito diversi personaggi: da Sergio, il ragazzo che ospiterà Giulia nella sua casa, interpretato da Valerio Di Benedetto (al suo terzo film con Ciro De Caro), al coinquilino-pantofolaro di Sergio, detto anche Ciavoni (Fabrizio Ciavoni).

“Siamo partiti con pochi mezzi e con tanta voglia di fare quel tipo di cinema che ci sta a cuore- dice Rosa Palasciano-. Questa è una storia di sentimenti e di amicizia tra persone ai margini della società che non riescono ad adattarsi ai tempi stretti e veloci della vita”.

“È un film che mi rappresenta”, sottolinea Ciro De Caro, che ha girato con pochi mezzi e durante la pandemia cercando di mettere in scena un cinema “di verità”. Per farlo: nessuna colonna sonora, macchina a mano, nessun reparto trucco e neanche una segretaria di edizione. “Volevo essere libero ad ogni ciak di esplorare qualcosa di nuovo- racconta-. Alla troupe e agli attori gli dicevo di vivere il momento liberamente. Adesso, non ricordo più quanto c’è di scritto e quanto di improvvisato della sceneggiatura. Abbiamo lavorato molto per sottrazione”.

E Valerio Di Benedetto aggiunge: “Qui interpreto un antieroe. Sono al mio terzo film con Ciro e lui nella recitazione ti lascia molto libero. Per un attore è come stare in una gabbia d’oro in cui ci si muove liberamente. È un continuo scambio che ti permette di andare più a fondo nelle cose, di essere più aperti e di dare di più”.

Sul suo personaggio Rosa Palasciano dice: “Giulia è come una volpe o un gatto, si avvicina alle persone perché ha bisogno di mangiare e sopravvivere. Ha tanto bisogno di affetto ed è molto curiosa. Ci prova ad avvicinarsi agli altri, ma alla fine non ce la fa”. Infine Ciro De Caro conclude: “È un personaggio originale, un po’ pazzo, antipatico, divertente e sexy”.

Presentato in anteprima a Notti Veneziane- Selezione Giornate degli Autori in collaborazione con Isola di Edipo, il film uscirà nelle sale il 17 febbraio distribuito da Koch Media.