“Entrambe abbiamo delle convinzioni, siamo molto determinate, ma io sfrutto la mia ipersensibilità nel lavoro. Il mio personaggio invece deve rimanere intoccabile e distaccata, nonostante sia vulnerabile, come tutti. A entrambe però piace portare a temine il lavoro”. Presenta così il suo alter ego la delicata Scarlett Johansson che, in The Avengers di Joss Whedon, in uscita il 25 aprile in 750 copie per Marvel e Disney, interpreta Vedova Nera, la spia sexy e spietata dei fumetti Marvel. “Da ragazza non ero una fan dei fumetti - confessa - ero appassionata lettrice di libri. Mi sono unita al progetto con Iron Man 2 perché mi piaceva l'idea di lavorare con Robert (Downey Jr) e Jon (Favreau), che ha visto in me un potenziale da super eroina”. 
Il primo fumetto di “The Avengers” esce nel settembre del 1963 dalle penne dei creativi della Marvel Comics Stan Lee e Jack Kirby. Dopo Thor di Kenneth Branagh e i due episodi da “superincasso” di Iron Man con Robert Downey Jr va in scena la reunion dei Vendicatori, un gruppo di eroi che deve difendere la terra da Loki (Tom Hiddleston), asgardiano fratello del dio del tuono Thor (Chris Hemsworth), che ha rubato il prezioso Tesseract, fonte di energia dai poteri illimitati, minacciando il futuro dell'umanità. Nick Fury (Samuel L Jackson), direttore dell'agenzia segreta S.H.I.E.L.D., riunisce l'unica squadra in grado di impedire la catastrofe reclutando Vedova Nera (Scarlett Johansson), Hulk (Mark Ruffalo) Occhio di Falco (Jeremy Renner), Iron Man (Robert Downey Jr) e Captain America (Chris Evans) e Thor.
“Ero un fanatico quando ero ragazzo - dice Mark Ruffalo - e negli anni ‘70 sono diventato un fan anche dello show tv”. Anche Chris Hemsworth è stato entusiasta di girare questo film: “Il mio personaggio avrebbe fatto un passo avanti senza sottrarre nulla al sequel di Thor, e poi contrattualmente - scherza - sono tenuto a farlo”. Ma il dio dalla chioma bionda è molto diverso dal prossimo ruolo di Hemsworth, il cacciatore di Biancaneve e il Cacciatore, “The Huntsman - svela a fine conferenza - è un ubriacone fuori controllo, un antieroe, diverso da come siamo abituati a conoscerlo”.   
Il film è anche uno scontro tra fratelli, quello buono Thor e quello cattivo Loki, interpretato da Tom Hiddleston: “Prima di Loki avevo sempre fatto personaggi di 200 anni fa che montavano a cavallo, inglesi di buon cuore. Loki è molto diverso da me, ma fare il cattivo è affascinante”. L'aspetto tecnico ha richiesto molto sforzo da parte di tutto il cast, come racconta Scarlett Johansson, che nel film pratica mosse di wushu, arte marziale cinese dallo stile fluido e sinuoso: “Per le scene d'azione abbiamo trascorso talmente tanto tempo con gli stunt che sono diventati la nostra famiglia. Con Tom (Hiddleston) ci siamo allenati molto, perché il regista non voleva usare controfigure”. Nemmeno per Hulk sono state realizzate animazioni al computer, come spiega Mark Ruffalo: “Io sono sia Hulk sia il dottor Bruce Banner grazie alla tecnologia: indossavo una tuta e recitavo in una scatola verde, poi le scene sono state montate con gli altri attori. Gli anni di teatro mi hanno aiutato molto ad esercitare l'immaginazione”.
Scarlett Johansson e Tom Hiddleston hanno in comune l'esperienza con Woody Allen, che entrambi amano molto. “Farei qualsiasi cosa per Woody, anche occuparmi del catering! Mi sarebbe piaciuto giare con lui in Italia, amo Roma, ogni volta che torno qui è come rincontrare un amore del passato”. Tom Hiddleston, che in Midnight in Paris era Francis Scott Fitzgerald, spiega la differenza tra i due registi: “Mentre Joss Whedon si rifà alla mitologia perché gli permette di portare la storia, al di sopra della realtà, esprimendo la sua visione del mondo, Woody ricerca l'intimità e i piccoli dettagli della vita. L'idea di Woody Allen che dirige The Avengers è interessante”.