La strada dei Samouni di Stefano Savona con le animazioni di Simone Massi,  già vincitore del prestigioso  Premio “Oeil d'or” come Miglior Documentario dell’edizione di Cannes 2018, si aggiudica il Premio Miglior Documentario ai Premi Lumières appena assegnati in Francia dalla Stampa estera.

 

Stefano Savona, uno dei documentaristi italiani più riconosciuti a livello internazionale, è stato uno dei pochissimi testimoni di quanto stesse accadendo a Gaza durante Piombo fuso, macabro nome dato a quell’operazione del 2009. Da lì iniziava una storia lunga dieci anni, per raccontare la vita di una famiglia, i Samouni, dopo i morti e le distruzioni. Sul filo dei ricordi, immagini reali e racconto animato si alternano a disegnare un ritratto di famiglia, prima, dopo e durante i tragici avvenimenti che hanno stravolto le loro vite.

Da quando la piccola Amal è tornata nel suo quartiere, ricorda solo un grande albero che non c’è più. Un sicomoro su cui lei e i suoi fratelli si arrampicavano. Si ricorda di quando portava il caffè a suo padre nel frutteto. Dopo è arrivata la guerra. Amal e i suoi fratelli hanno perso tutto. Sono figli della famiglia Samouni, dei contadini che abitano alla periferia della città di Gaza. È passato un anno da quando hanno sepolto i loro morti. Ora devono ricominciare a guardare al futuro, ricostruendo le loro case, il loro quartiere, la loro memoria.

Vincitore anche dell’ultima edizione del Salina Doc Fest e scelto come titolo di apertura dal Festival Internazionale a Ferrara, Film della Critica La strada dei Samouni è prodotto da Picofilms, Dugong Films con Rai Cinema, Alter Ego Production, in coproduzione con ARTE France Cinéma, ARTE France Unité Société et Culture ed è distribuito in sala dalla Cineteca di Bologna.