"Una scommessa assoluta, un film contro la legge di gravità". Così la regista Marina Spada presenta l'opera seconda Come l'ombra, che arriva nelle sale italiane il 22 giugno distribuito in 10 copie da Istituto Luce. Un film girato con una piccola mini-dvd, e poi selezionato da Fabio Ferzetti per le Giornate degli Autori di Venezia 2006: "Grazie a Ferzetti e a Francesco Pamphili della Kairos Film, che, a differenza di tanti altri produttori, è stato un uomo di parola: "Se il film va in qualche festival importante, pago io la stampa su pellicola", e così ha fatto". "La situazione del cinema italiano come sappiamo tutti - prosegue la Spada - è grave, soprattutto per chi lavorando a Milano, Torino, Genova è lontano dall'impero: per realizzare Come l'ombra (costato circa 320.000 euro fino alla post-produzione) ho dovuto fare un mutuo. Comunque vale la regola delle tre C di Dino De Laurentiis: cuore, coraggio, culo". Pluripremiato ai festival internazionali, Come l'ombra racconta l'incontro "rivelatore" tra Claudia (Anita Kravos), auto-reclusa in una vita di ordinaria solitudine, e l'ucraina Olga (Karolina Dafne Porcari) sulla sfondo di una Milano assoluta protagonista. "E' la Milano dove la gente vive (il film è girato proprio a casa della Spada), può sembrare inospitale - dice la Spada - ma  a me piace da morire. Ho collaborato con il fotografo Gabriele Basilico: per entrambi Milano è palestra del nostro sguardo, anche se l'immagine urbana è sempre più indifferenziata, uniforme, data da solidi architettonici uguali in ogni città". "Il mio ruolo - dice Anita Kravos - è stata una vera sfida. Per la mia prima parte da protagonista ho dovuto affidarmi allo sguardo e ai movimenti piutosto che alla parola. Claudia riflette la possibilità di cambiarsi la vita da sola, in un universo di solitudine". "Mi sono sentita sottovuoto - prosegue l'attrice - e molte donne si sono riconosciute nel mio personaggio". Sceneggiato ad hoc da Daniele Maggioni, già produttore di Silvio Soldini e direttore della Scuola di Cinema di Milano, dove la Spada insegna, montato da Carlotta Cristiani ("E' un film di sole 200 inquadrature, paradossalmente il montaggio è stato ancor più impegnativo" - dice la regista), musicato da Tommaso Leddi, ex-Stormy Six, con viola per il personaggio Claudia e pianoforte per Olga, Come l'ombra ha i suoi numi tutelari - confessa la Spada - "in Antonioni, con un'esplicita citazione de La notte, per la commistione di registro alto e cultura pop, Godard (Questa è la mia vita) e Hou Hsiao-hsien (Millennium Mambo)". Contentissima per l'uscita in sala di Come l'ombra, la Spada sta lavorando al suo nuovo progetto. "Sarà un documentario sulla poetessa Antonia Pozzi, già allieva del filosofo Antonio Banfi, e morta suicida a 26 anni nel 1938. Non un lavoro storico, ma una attualizzazione di questa straordinaria poetessa, costretta al "maledettismo" perchè troppo avanti per la sua epoca". "E - conclude sorridente la regista milanese - i finanziamenti sono ben accetti...".