Il regista francese Alain Resnais ("Smoking / No Smoking") torna dopo 16 anni al concorso della Berlinale con una tragicommedia, la sua specialità.
Aimer, boire et chanter (Life Of Riley), presentato al concorso della Berlinale, racconta di due coppie sconvolte dalla notizia della malattia terminale di un caro amico in comune. Ed ecco che antichi sentimenti sepolti, o dimenticati, tornano a galla. Colin (Hippolyte Girardot) e Kathryn (bravissima Sabine Azéma) stanno provando una pièce per il loro teatro amatoriale, quando arriva la notizia. La sua migliore amica Tamara, e Monica, la ex moglie del malato George, vengono subito informate. Il caos di sentimenti di una gioventù lontana torna con piena forza. I sogni di una vita, abbandonati tanto tempo prima, tornano anche loro. Due coppie, due solide vite borghesi, finiscono fuori controllo. Chi accompagnerà George nel suo ultimo viaggio (non metaforico, ma alle Canarie)?
Per la terza volta dopo Smoking / No Smoking (1993) e Coeurs (2006) il vecchio Maestro sceglie una pièce teatrale dell'autore inglese Alan Ayckbourn e la trasforma in un piccolo pezzo di grande teatro. Si dimentica quasi subito lo schermo. Con l'ironica distanza del saggio conoscitore della natura umana, Resnais riflette sulla forza dell'amore e del desiderio. E lascia che le tre donne, per un momento, tornino ad abbandonarsi ai loro desideri, ossessioni e speranze. Un momento di grande teatro al cinema.