"Era necessario per me fare questo film, perché racconta di una reazione. Ognuno di noi ha varie facce, a seconda dei momenti. E' un tema difficile, un pugno nello stomaco se vogliamo, un film che ci racconta quanto siamo in grado di sopportare, ma se poi sbattiamo contro un muro la solitudine può portarci a reagire in modo inappropriato". Così Massimiliano Bruno presenta Gli ultimi saranno ultimi, quarto lungometraggio per il cinema e forte virata verso il dramma per il regista di Nessuno mi può giudicare, Viva l'Italia e Confusi e felici: "Per me la commedia all'italiana ha questo filo ben visibile che lega la commedia al dramma. Puoi portare i personaggi un po' più sopra le righe, mentre questa volta ho voluto seguire la verità e la qualità è figlia di quello che vuoi dire. Questo film mi assomiglia perché racconta fino a quanto siamo capaci di soffrire", dice ancora Bruno, che porta sullo schermo l'omonima piece teatrale del 2005 scritta insieme a Giampiero Solari, Furio Andreotti e Paola Cortellesi (questi ultimi due anche coautori della sceneggiatura del film, con il regista e Gianni Corsi), interpretata dall'attrice (che a teatro impersonava tutti i ruoli in scena), protagonista anche oggi nei panni di Luciana Colacci. Una donna comune, con un lavoro normale (e malpagato), Luciana non ha grosse pretese, ambisce al minimo desiderio garantito: aspetta un bambino, e vorrebbe per lui una vita nulla più che dignitosa. Ma perde il lavoro, Luciana, e con quello anche le poche certezze che la circondavano: esasperata, finirà per compiere un gesto sconsiderato.

Paola Cortellesi è Luciana Colacci

"Qual è il limite per ognuno di noi? Ci siamo chiesti questa cosa, sia quando abbiamo scritto il testo teatrale sia questa volta, in fase di sceneggiatura per il film: cosa può spingere una persona normale a diventare un soggetto pericoloso? Luciana perde gradualmente la propria dignità, poi gli affetti e quindi il sostegno emotivo nel momento in cui ne avrebbe più bisogno. E la sua filosofia di vita, quella di farsi invisibile per condurre una vita tranquilla, viene poco a poco messa a dura prova", spiega Paola Cortellesi, con la quale Massimiliano Bruno "rafforza un legame lavorativo iniziato nel '97, all'epoca in teatri maleodoranti con una decina di spettatori al massimo. Credo sia l'ennesimo atto d'amore artistico tra noi due", dice il regista, che ritrova anche Alessandro Gassmann (dopo Viva l'Italia), qui è Stefano, marito della protagonista, disoccupato ma sempre in cerca dell'affare che lo faccia svoltare, e dirige per la prima volta Fabrizio Bentivoglio, che interpreta Antonio, poliziotto del Nord Est trasferito con disonore e in cerca di riscatto, contro il quale Luciana finirà per sbattere.

Fabrizio Bentivoglio è Antonio Zanzotto

"Credo che in questo paese per troppo tempo abbiamo finto di essere ciò che in realtà non eravamo, proprio come il mio personaggio", dice Gassmann, che aggiunge: "La cosa importante del film è che non contiene alcun messaggio politico, ma sociale, ed è veramente necessario". Sul sempre crescente fenomeno degli adattamenti cinematografici partendo dai testi teatrali, invece, Fabrizio Bentivoglio (che a breve arriverà nelle sale anche con Dobbiamo parlare di Sergio Rubini, altro film nato sul palcoscenico...) spiega: "E' un qualcosa che per quanto mi riguarda vale da tempo, se penso a Italia-Germania 4-3, a La scuola... Credo che un film in questi casi parta da un livello più alto rispetto alla sola sceneggiatura".

Prodotto dalla IIF di Fulvio e Federica Lucisano con Rai Cinema, Gli ultimi saranno ultimi arriva nelle sale dal 12 novembre con 01 distribution in circa 300 copie.