Si è chiusa ufficialmente con la proiezione del premiato La Pivellina / Non è ancora domani di T. Covi e R. Frimmel la quarantacinquesima edizione della Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro. Al film la giuria composta dall'attrice Valentina Cervi, dal regista Luca Guadagnino e dal critico Roberto Nepoti ha assegnato il Premio Lino Micciché.
Giovanni Spagnoletti, direttore del festival, ha confermato che anche The time that remains di Elia Suleiman, insieme alla pellicola vincitrice del concorso, "ha già un futuro assicurato in sala".
Il Premio del Pubblico è andato invece all'italiano La fisica dell'acqua di Felice Farina che, nonostante uno stile originale e un cast di volti noti alle platee cinematografiche e televisive (tra gli altri i due protagonisti Paola Cortellesi e Claudio Amendola), si è ritrovato autore di uno dei tanti, troppi film prodotti nel nostro paese e mai distribuiti.
 La giuria di studenti dell'Università di Urbino Carlo Bo ha assegnato il Premio Pesaro Cinema Giovane al bel documentario Fixer: the taking of Ajmal Naqshbandi con il quale lo statunitense Olds compone un'inchiesta sul rapimento e la morte di una guida afgana catturata durante l'organizzazione dell'incontro tra un gruppo di talebani e un giornalista italiano in Afghanistan.
Tra gli eventi che hanno segnato gli ultimi giorni del festival, la tavola rotonda dedicata al cinema strutturale di Paolo Gioli e quella di presentazione e discussione della retrospettiva e delle pubblicazioni dedicate dal 23° Evento Speciale ad Alberto Lattuada. Al Cinema Astra, insieme al curatore Adriano Aprà e al cofondatore della Mostra Bruno Torri c'erano tra gli altri anche Carla Del Poggio, attrice e moglie di Lattuada, i figli del regista Francesco e Alessandro, Lamberto Caimi, direttore della fotografia, ed Eleonora Giorgi, tra le numerose fanciulle in fiore scelte dal regista per i suoi film.