Jim Caviezel, il Ministro Rutelli e il cartoon iraniano della discordia. Il festival di Giffoni conferma il suo eclettismo con l'intenso calendario del weekend. A tenere banco è l'attore de La Passione di Cristo, già applauditissimo alla presentazione romana della rassegna. Prima fra le star internazionali a incontrare il pubblico dei giovanissimi, Caviezel tiene banco lanciando un appello all'integrità di sogni e valori: "Quando qualcuno tenterà di comprarvi con una borsa piena di soldi - dice alla platea -, dovranno resistere e lottare per la verità. E' la cosa più importante". E' un fiume in piena l'attore: paragona Giffoni Monte Piana alla sua città natale, dice di sentirsi a casa e poi ricorda il suo incontro col festival: "Devo tutto a Jon Voigt. E' stato lui il primo a parlarmene e a dirmi che non si trattava della solita manifestazione: aveva ragione". Toccante, poi, il messaggio di pace che ritrova nella nutrita presenza di giovani di tutto il mondo: "Molti di loro provengono da paesi in guerra fra loro. Questa è un'importante opportunità per scoprire che, al di là delle barriere linguistiche e razziali, siamo tutti uguali".
Non fanno in tempo a spegnersi gli applausi a Caviezel, che il suo appello viene prontamente smentito dalle autorità iraniane. In polemica con l'animazione Persepolis, già vincitrice del Premio della Giuria all'ultimo Festival di Cannes, l'organizzazione locale per la promozione del cinema ritira la delegazione dei suoi giovani giurati: "Dietro il nome iraniano della produzione - è la motivazione fatta pervenire dal responsabile Alireza Rezadad al direttore Claudio Gubitosi - si nascondono in realtà alcune compagnie di altra nazionalità, che hanno voluto presentare un ritratto ingannevole della nostra società islamica". Per una porta che si chiude, il Medio Oriente sembra però aprire un portone: il 2008 segnerà infatti l'avvio della collaborazione con il Dubai International Film Festival: "Prenderemo in prestito i 37 anni di esperienza del Giffoni - ha detto il direttore della manifestazione, Abdulhamid Juma -, per creare una manifestazione simile. Di contro, lo porteremo sempre più lontano, sfruttando anche la nostra posizione geografica". Juma, che già domani incontrerà il Governatore della Regione Campania Antonio Bassolino, ha poi argomentato coi numeri la sua decisione strategica: "Siamo famosi per i nostri edifici grandiosi - ha detto - ma se abbiamo deciso di spostare il nostro interesse anche sull'arte e la cultura il motivo è semplice: il 60% della popolazione di Dubai ha meno di 18 anni".
Dall'Iran all'Italia, di censura si torna poi a parlare grazie alla visita del Ministro Francesco Rutelli. Emblematica la sua scelta del festival di Giffoni, per ribadire l'attenzione della politica per la tutela dei minori: "Con la riforma - ha spiegato - verrà introdotta una nuova soglia di divieto: quella ai minori di 10 anni, età in cui i bambini iniziano a distinguere tra realtà e finzione". La conferma di Rutelli arriva dopo le polemiche sollevate negli scorsi giorni dalla proposta che però, dice, "ha ricevuto il plauso di tutta la maggioranza". Come già auspicato da tutte le associazioni dei genitori, ha poi aggiunto, i divieti saranno estesi anche agli spot tv che precedono o seguono la messa in onda dei film. Note e colore, infine, hanno accompagnato l'esibizione di Simone Cristicchi. Per il vincitore dell'ultima edizione di Sanremo, ospite del Giffoni Music Concept, si è trattato di un simbolico ritorno nei luoghi del suo esordio: proprio a Giffoni, aveva infatti debuttato nel 2003, classificandosi al terzo posto del concorso per band emergenti.