“La qualità dei film era molto alta e la selezione è stata difficile. Alla fine abbiamo scelto il film più piccolo, ma anche il più emozionante. L'immigrazione è un tema più che mai attuale e Sebastián Borensztein lo ha affrontato in modo divertente e delicato”. Così Roberto Bolle parlando a nome di tutta la giuria ha mostrato le ragioni del Marc'Aurelio al miglior film a Un cuento chino. Il regista argentino, che ha ricevuto anche il Premio BNL assegnato dal pubblico, ha commentato: “E' un film che parla di persone e di situazioni assurde. L'idea è nata dopo aver letto la notizia di un incidente causato da una mucca (episodio che vediamo all'inizio del film). Ho pensato che da questa assurda notizia si potesse fare una commedia che parlasse di temi importanti come la guerra e la solitudine”.
Viceversa, Guillaume Canet, miglior attore per Une vie meilleure, sottolinea: “Ciò che ho adorato del mio personaggio è la sua ostinazione: non perde mai la speranza. In questo periodo di forte crisi, specialmente economica, è facile ritrovarsi in questi circoli viziosi, eppure lui non cerca mai di farsi compatire”.
Noomi Rapace, miglior attrice per Babycall: “Quando ho letto la sceneggiatura il personaggio mi è entrato subito dentro. Volevo farlo a tutti i costi. Mi sento in dovere di condividere questo Premio con tutto il cast, il regista e i produttori”.
Felicemente sorpresi si sono invece detti i due registi vincitori dei Premi Alice nella città. Tania Hermida P. (per En el nombre de la hija) che ha dedicato il film “al bambino che è in ognuno di noi” e Bavo Defurne (per Noordzee Texas): “ Spero che questa storia tocchi il cuore di chi la guarda. Sono felice che la giuria abbia apprezzato la complessità dei rapporti umani che ho tentato di trasporre”.
E ancora, Emmanuelle Millet vincitrice (ex aequo) del Premio esordienti insieme a Maryam Keshavarz: “In La Brandille ho voluto parlare di maternità e abbandono. Ho voluto indagare le ragioni che spingono una mamma ad abbandonare i propri figli quando sono ancora molto piccoli”. In rappresentanza della Keshavarz, regista di Circumstance, l'attrice Sarah Kazemy: ”Maryam si dispiace di non essere qui ma manda i suoi ringraziamenti alla giuria per aver premiato un progetto coraggioso che tratta di argomenti tabù”.
Emozione anche per Maya Sansa che ha ritirato il Gran Premio della Giuria a nome di Claude Miller per Voyez comme ils dansent: ”Il film ha avuto una piccola distribuzione in Francia: questo premio gli dà sicuramente nuova vita. Per me che sono romana, è particolarmente emozionante vincere per un film francese”.
Fred Schepisi vincitore del Premio Speciale della giuria per The eye of the storm ha ringraziato la giuria di non aver giudicato il film superficialmente, mentre Ralf Wengenmayr, Premio Speciale alla colonna sonora per il film Hotel Lux, si è detto onorato di aver ricevuto “un premio così prestigioso dall'autore delle splendide musiche di C'era una volta in America”.
Per concludere, i registi David Redmon e Ashley Sabin premiati per il Miglior Documentario con Girl Model: ”Siamo onorati di ricevere questo Premio, ma dispiaciuti di non poterlo condividere con la protagonista: abbiamo perso i contatti subito dopo la fine delle riprese”.
Star della serata Richard Gere, premiato con l'Acting Award: “Voglio dedicarlo ai milioni di persone con cui ho avuto l'onore di lavorare nella mia carriera”.