Palma d'Oro a The Tree of Life di Terrence Malick (ritirata dai produttori, lui era ovviamente assente), Nicolas Winding Refn si aggiudica il Premio alla Regia (Drive), Polisse di Maiwenn il Premio della Giuria. Italiani a mani vuote, ex aequo al Grand Prix dove sorridono Le gamin au velo dei fratelli Dardenne e Once Upon a Time in Anatolia di Nuri Bilge Ceylan. Premio alla sceneggiatura a Footnote dell'israeliano Joseph Cedar mentre, tra gli attori, vincono Jean Dujardin per The Artist e Kirsten Dunst di Melancholia.
Cannes 2011 cala il sipario rispettando tutti - o quasi - i pronostici della vigilia: trionfo annunciato per l'opera-mondo di Terrence Malick e assegnazione dei premi principali ai favoriti delle ultime ore. Non era scontato invece il premio alla regia assegnato a Winding Refn, in gara con l'unico film di genere - il noir metropolitano Drive - che è anche un lavoro su commissione: non a caso al momento di ricevere il riconoscimento, il regista danese ha ringraziato l'attore che l'ha coptato nel progetto, Ryan Gosling.La sorpresa però è il riconoscimento a Kirsten Dunst come migliore attrice: nulla da dire sulla performance della Dunst in Melancholia, ma il "terremoto von Trier" (bandito dal Festival dopo le esternazioni su Israele) sembrava aver pregiudicato il destino del film al palmares. Scioccata anche la Dunst, che sul palco ha detto: "Che settimana che è stata!".
La Camera d'Or per la miglior opera prima, infine, è andata a Las Acacias di Pablo Giorgelli, dalla Semaine de la Critique.