"L'Africa è come l'inconscio interiore: un continente che dà fastidio, che non viene preso sul serio, dove si pensa che con un po' di beneficenza si possono risolvere le cose. Sono l'attenzione, il lavoro, non i soldi che fanno il bene dell'Africa: proprio come l'inconscio - per consentire la crescita dell'individuo - ha bisogno di essere guardato, di essere affrontato. E l'Africa è la stessa cosa".

Silvio Muccino annuncia il suo secondo lavoro da regista, Un altro mondo, ancora una volta - dopo Parlami d'amore - frutto del connubio artistico con Carla Vangelista (autrice dell'omonimo libro, ed. Feltrinelli, e coautrice della sceneggiatura), prodotto da Cattleya e distribuito quasi certamente da Universal (manca ancora l'ufficialità), con inizio riprese fissato in autunno: "E' la storia di Andrea - racconta Muccino, anche interprete del film - 27enne figlio della Roma bene, mantenuto dalla madre e senza nessuna ambizione, nessuna prospettiva, un ragazzo che scivola sulla vita, malato di quella 'depressione moderna' che affligge tanti coetanei di oggi. Il giorno del suo compleanno riceve inaspettatamente una lettera del padre, 20 anni prima andato a vivere in Kenya e da allora mai più visto, ora in fin di vita: il ragazzo decide di incontrarlo, ma arrivato in Africa scopre di avere un fratellastro, Charlie, bimbo di 8 anni nato dalla relazione del padre con una donna keniota: Andrea non lo accetta, prova ad abbandonarlo, ma alla fine non potrà fare altro che portarlo con sé in Italia. E la sua vita sarà totalmente rivoluzionata".

Ancora da stabilire il resto del cast (in corso questi giorni i provini per il ruolo di Cristina e di Livia, rispettivamente la madre e la ragazza anoressica-bulimica di Andrea), Un altro mondo sarà interpretato come detto dallo stesso Muccino e dal piccolo Michael Rainey Jr., bimbo di 8 anni newyorkese di mamma giamaicana: "Lo abbiamo scoperto per caso - racconta ancora il regista-attore - mentre lavoravamo ad una delle tante stesure della sceneggiatura. C'era la tv accesa e Mtv trasmetteva il videoclip di "Il regalo più grande", canzone di Tiziano Ferro: ad un certo punto è comparso Michael e insieme a Carla (Vangelista, ndr) abbiamo deciso che Charlie doveva essere lui".

Diverso il contesto, lontanissima la storia, ma l'equazione "paternità negata" (come l'ha definita Riccardo Tozzi di Cattleya) e bambino nero non potevano non stuzzicare il paragone con La ricerca della felicità, primo film USA di Gabriele Muccino interpretato da Will Smith insieme al figlioletto Jaden: "Non c'è alcun parallelismo fra i due film - replica Silvio Muccino - se non appunto la presenza di un bimbo di colore. In Un altro mondo c'è anche un tono di commedia e il primo paragone che mi viene in mente potrebbe essere quello con About a Boy".