“Io e Marco abbiamo scritto questa sceneggiatura perché eravamo frustrati come attori e sognavamo di dare vita a questi due personaggi. Non pensavo di fare il regista”. Così Edoardo Leo presenta l'opera prima Diciotto anni dopo, scritta insieme all'attore Marco Bonini e interpretata da entrambi. “All'inizio avevo delle remore perché non ho simpatia per le persone che fanno tutto da sole, ma non trovando un regista ho deciso di farlo ”, spiega Leo.
Una morte provoca l'apertura alla vita. Diciotto anni dopo, infatti, due fratelli (Mirko e Genziano) si riavvicinano nel corso di un viaggio in Calabria per seppellire le ceneri del padre morto. “Venivo dall'America dove i parenti spesso non si sentono per anni. Leggendo la sceneggiatura ho pianto molto e ho deciso di produrlo perché credo nella famiglia”, dice il produttore Guido De Angelis della Dap Italy, che ha creduto subito nel progetto insieme a RaiCinema che l'ha acquisito per la tv.
Nel cast anche Sabrina Impacciatore, nel ruolo della moglie di Mirko, e Gabriele Ferzetti, nonno dei due fratelli. “Avevo paura di chiedere a Ferzetti di partecipare al film perché è considerato burbero, cosa che sconfesso. E' il migliore attore che io potessi avere”, dice il regista. E Sabrina Impacciatore aggiunge: “In realtà Ferzetti ha scaricato tutto il suo lato burbero su di me! Però progressivamente ci siamo avvicinati e ho scoperto la sua grande umanità. Sono onorata di aver fatto coppia con un colosso del genere”. Il regista ha deciso di destrutturare e invertire le tendenze recitative della “coppia”, affidando alla Impacciatore la parte più drammatica e a Ferzetti quella più leggera. “Al telefono, dopo aver letto la sceneggiatura, ridevo e piangevo. Si gioca continuamente con i due registri: comico e drammatico”, dice l'attrice di fronte a Ferzetti, che - per sua stessa ammissione – partecipa per la prima volta ad una conferenza stampa: “Nonostante abbia fatto 120 film, partecipo a questa conferenza perché ho amato questo film”.
Una commedia amara sui rapporti familiari: “Ha lo sguardo della commedia all'italiana - dice Marco Bonini-. Siamo conosciuti nel mondo perché sappiamo far ridere attraverso la tragedia, con uno sguardo disincantato, ma emozionato”. E il regista aggiunge: “Sono stato sostenuto e incoraggiato per questo film. Molti attori, come Valerio Aprea, Carlotta Natoli, Giancarlo Magalli, Vinicio Marchionni hanno partecipato in un piccolo ruolo, non per carriera o strategia, ma semplicemente perché gli piaceva il progetto. C'è tanta solidarietà tra noi attori, pensate che abbiamo festeggiato Elio Germano al rientro da Cannes con uno striscione che diceva: Oh Germano portaci in Europa!”.
Diciotto anni dopo sarà distribuito da Eagle Pictures in 40 copie a partire dal 4 giugno. “Un film indipendente spesso rischia di essere schiacciato, ma la pulsione artistica ci porta a fare degli investimenti ad alto rischio”, conclude De Angelis.