Dopo le polemiche Usa, nuove critiche piovono sul rapper 50 Cent e il regista Jim Sheridan, rispettivamente interprete e regista di Get Rich or Die Tryin'. Sotto accusa anche in Gran Bretagna la locandina utilizzata per promuovere il film. Il manifesto ritrae 50 Cent, il cui vero nome è Curtis Jackson, di spalle che tiene in braccio un bambino, mentre nasconde dietro la schiena una pistola infilata nella cintura dei pantaloni. Per l'Autorità britannica incaricata di vigilare sulla pubblicità, il poster (uguale sia per il film che per il nuovo album del cantante, anche colonna sonora della pellicola) conterrebbe un messaggio pericoloso perchè "potrebbe dare l'impressione che il successo può essere raggiunto attraverso la violenza" e giustificherebbe per tanto l'uso delle armi. Per i responsabili della Universal Music Group l'immagine vuole invece comunicare la battaglia condotta da 50 Cent per affrancarsi dalla povertà e dal rischio di diventare un criminale. Della strategia promozionale adottata dalla casa di produzione e distribuzione del film è stata criticata soprattutto la scelta di collocare i manifesti in zone note per l'alto tasso di criminalità giovanile.