"L'ultimo dei grandi cineasti italiani esistenti". Così Marco Muller definisce Giuliano Montaldo in occasione della consegna da parte del SNGCI del premio "Pietro Bianchi" 2008. Dopo il flop al botteghino del 1964, il regista ricomincia da Venezia con la proiezione del suo secondo film Una bella grinta, (scritto dal regista con Lucio Battistrada e interpretato fra gli altri da Renato Salvatori e Norma Benguel) vincitore del premio Speciale della Giuria al Festival di Berlino. L'incontro si è svolto presso l'Hotel Excelsior - Spazio Cinecittà - tradizionalmente in collaborazione con la Biennale e la Direzione della Mostra.
"Il grande merito di Montaldo" - scrisse Moravia a proposito del film - "è di averci dato un personaggio per così dire di puro comportamento, senza quasi residui ideologici o psicologici, fine a se stesso. Montaldo è un regista realista, di un realismo serrato e aderente, imparziale e privo di retorica che un poco ricorda il primo Rossellini". Per dirla con Montaldo invece, "Il film ebbe ottime critiche, ma nessuno lo vide, nemmeno la mia mamma". Il SNGCI lo propone alla Mostra per regalargli, quasi cinquant'anni dopo, l'occasione di tornare sugli schermi.